RNO Bosco di Ficuzza incredibile patrimonio di biodiversità

Sulle tracce di Ferdinando di Borbone

Nel 1798 Ferdinando III di Borbone, costretto a lasciare Napoli dopo l’invasione francese, si rifugiò a Palermo dove istituì due riserve di caccia: la Real Tenuta della Favorita e una seconda area a Ficuzza, piccolo borgo a circa 40 Km da Palermo, oggi Riserva Naturale Orientata denominata “Bosco di Ficuzza”.

Informazioni Utili

Appuntamento alle ore 9.00 presso il parcheggio dell’Antica Stazione di Ficuzza. Da qui ha inizio il percorso che ci condurrà, lungo il tracciato della ferrovia a scartamento ridotto Palermo – San Carlo al Gorgo del Drago e al Pulpito del re.

 

Costo € 20.00

Bambini sotto i dieci anni € 12.00

Difficoltà: T (turistica)

Lunghezza percorso: 13 km

Dislivello: 250 mt.

Abbigliamento: Scarpe da trekking alte alla caviglia, cappello adatto alla stagione, giubbotto antipioggia, scorta d’acqua personale.

Pranzo al sacco

Rientro alle auto alle ore 17.30

Prenotazione obbligatoria entro il giovedi precedente l’escursione  inviando mail a: outdoor@greensicily.net o sms whatsapp al n. 346 677 8346 indicando nome, cognome recapito telefonico e numero di partecipanti.

Programma di Viaggio

L’itinerario parte dall’Antica Stazione, segue l’ex linea ferroviaria verso Corleone e San Carlo, e comprende tappe al “Gorgo del Drago”, un piccolo lago usato dal re per la pesca, e al “Pulpito del re”, una roccia con scalini e sedile da cui il sovrano cacciava comodamente.

Nel pomeriggio è prevista la visita alla Real Casina di Caccia, residenza di Ferdinando dal 1810 al 1813; pur priva di arredi originali, resta un edificio di interesse storico.

La ferrovia a scartamento ridotto Palermo – San Carlo:

I lavori iniziarono nel 1884 e terminarono nel 1886. La gestione fu prima della “The Sicilian Railways Company Limited of London”, poi della “Società Anonima per le Ferrovie Siciliane” dal 1887. Nel 1889 furono stanziati fondi per lo studio del prolungamento verso San Carlo e Burgio, i cui lavori, affidati alla “Società Siciliana per le Ferrovie Economiche”, si conclusero nel 1903. Dal 1922 la linea passò alle FS. I treni effettuavano solo corse locali o turistiche, con tempi di percorrenza da sei a circa quattro ore. L’ultimo tratto in servizio, tra Corleone e Burgio, chiuse il 1° febbraio 1959.

Il percorso partiva da Palermo Sant’Erasmo, seguiva il fiume Oreto, attraversava agrumeti e il ponte Mortilli sull’Eleuterio, arrivando a Godrano (651 m). Dopo il Bosco della Ficuzza e il fiume Belice sinistro, raggiungeva Corleone (480 m) e terminava a Burgio.

 

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