L’itinerario parte dall’Antica Stazione, segue l’ex linea ferroviaria verso Corleone e San Carlo, e comprende tappe al “Gorgo del Drago”, un piccolo lago usato dal re per la pesca, e al “Pulpito del re”, una roccia con scalini e sedile da cui il sovrano cacciava comodamente.
Nel pomeriggio è prevista la visita alla Real Casina di Caccia, residenza di Ferdinando dal 1810 al 1813; pur priva di arredi originali, resta un edificio di interesse storico.
La ferrovia a scartamento ridotto Palermo – San Carlo:
I lavori iniziarono nel 1884 e terminarono nel 1886. La gestione fu prima della “The Sicilian Railways Company Limited of London”, poi della “Società Anonima per le Ferrovie Siciliane” dal 1887. Nel 1889 furono stanziati fondi per lo studio del prolungamento verso San Carlo e Burgio, i cui lavori, affidati alla “Società Siciliana per le Ferrovie Economiche”, si conclusero nel 1903. Dal 1922 la linea passò alle FS. I treni effettuavano solo corse locali o turistiche, con tempi di percorrenza da sei a circa quattro ore. L’ultimo tratto in servizio, tra Corleone e Burgio, chiuse il 1° febbraio 1959.
Il percorso partiva da Palermo Sant’Erasmo, seguiva il fiume Oreto, attraversava agrumeti e il ponte Mortilli sull’Eleuterio, arrivando a Godrano (651 m). Dopo il Bosco della Ficuzza e il fiume Belice sinistro, raggiungeva Corleone (480 m) e terminava a Burgio.