Ci sono le zanzariere, gli insetticidi, i repellenti e alcune volte servono addirittura dei farmaci per proteggerci dalle zanzare e dalle malattie che trasmettono. Eppure sono sistemi che cominciano a non bastare più: questi insetti continuano a essere gli animali più pericolosi del pianeta e, secondo gli esperti, stanno sviluppando delle resistenze. Per questo bisogna trovare nuove strategie di intervento che ci aiutino a eliminarli o almeno a contenerli. Una nuova via, riferiscono i ricercatori del Royal Botanic Gardens di Kew (Londra) sulle pagine di Scientific Reports, potrebbe essere quella di identificare le piante preferite dalle zanzare e di ridurne la diffusione, eliminandole almeno nei pressi dei centri abitati. Ma come individuarle?

Gli animali più pericolosi del pianeta

Difficile che qualcuno ne sia ancora all’oscuro, ma ribadiamolo: molte specie di zanzare sono vettori di malattie. Significa che, mordendoci per succhiare il nostro sangue, trasmettono parassiti e virus responsabili di condizioni come malaria, dengue, Zika e altre ancora, che ogni anno fanno centinaia di migliaia di morti. Basti pensare alla malaria: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel solo 2022 le persone che sono state infettate dal plasmodio responsabile della malattia sono state 249 milioni e sono stati segnalati 608 mila decessi in 85 Paesi.

Un grave problema di salute pubblica, dunque, che rischia di aggravarsi perché sembra che le zanzare stiano evolvendo resistenze ai sistemi tradizionali di repellenza che usiamo per difenderci. Insomma, servono nuove strategie di contenimento.

Togliere il cibo alle zanzare

Come spiegano i ricercatori del Royal Botanic Gardens di Kew, le zanzare hanno un fabbisogno energetico molto elevato, che non soddisfano nutrendosi solo di sangue. Anzi, buona parte della loro dieta è costituita dal nettare delle piante, da cui traggono gli zuccheri necessari al loro sostentamento e alla produzione delle uova. Precedenti ricerche hanno mostrato anche delle preferenze dietetiche, identificando alcune specie vegetali di cui le zanzare vanno ghiotte. Da qui l’idea: capire i gusti delle zanzare e togliere loro il cibo, così da diminuire le popolazioni e i tassi di infezione.

Quali piante mangiano le zanzare?

Individuare le specie di piante più succulente per questi piccoli insetti, però, non è affatto semplice. Il metodo utilizzato finora consiste nella ricerca di DNA nel materiale vegetale ingerito, ma i campioni così ottenuti spesso non sono sufficienti per l’identificazione.

Per questo gli autori della nuova ricerca hanno sviluppato un sistema alternativo: sono andati alla ricerca dei metaboliti secondari del nettare, una sorta di impronta unica per le diverse specie vegetali, che si è dimostrata efficace per distinguere fonti differenti di zuccheri. La tecnica è stata validata con tre specie precedentemente identificate tra le favorite dalle zanzare, cioè la salvia gialla (Lantana camera), la pianta di ricino (Ricinus communis) e l’oleandro giallo (Cascabela thevetia) – che sono, tra l’altro,molto diffuse nelle regioni tropicali del pianeta.

“In questo lavoro abbiamo sviluppato un modo per identificare quali piante da fiore preferiscono le zanzare, così da poterle rimuovere dalle case delle persone e ridurre l’abbondanza delle zanzare e la trasmissione delle malattie che trasmettono”, ha spiegato Phil Stevenson del Royal Botanic Gardens di Kew. “Pensiamo che potrebbe anche essere utilizzato per comprendere e influenzare le dinamiche dell’infezione in altre importanti malattie trasmesse dalle zanzare, tra cui la dengue, il virus Zika e il virus del Nilo occidentale”.

“L’unico modo per ridurre l’impatto delle malattie trasmesse dalle zanzare è trovare nuove vie per colpire i vettori – ha concluso Amanda Cooper, tra gli autori della ricerca – Gli interventi su piante ospiti note potrebbero essere la soluzione di cui abbiamo bisogno”.