Una pizza fatta a regola d’arte, con una caratteristica che la rende ancora più “buona”: viene prodotta in completa neutralità climatica. È quella del pizzaiolo Sasà Martucci di Caserta: grazie a un’approfondita revisione dei consumi energetici, condotta insieme alla società tedesca specializzata ClimatePartner, la sua pizzeria Masanielli ha infatti raggiunto il traguardo della neutralità carbonica, compensando le emissioni nocive grazie al supporto di un progetto di parchi eolici in Brasile.
“L’idea è nata pensando al futuro dei miei figli e delle nuove generazioni: se tutti ci muovessimo in questa direzione credo che potremmo vivere in un mondo migliore”, spiega Martucci. “Il rispetto dell’ambiente è la cosa più importante”. Già lo scorso anno, in occasione dell’Earth Day 2021, il pizzaiolo casertano aveva mostrato concretamente il suo interesse lanciando la Mangiafoglia, una pizza 100% vegana e destinata a supportare un progetto di riforestazione, con un albero piantato per ogni consumazione. In più, racconta, “abbiamo deciso di cambiare il fornitore di energia elettrica, scegliendone uno che utilizza solo fonti rinnovabili”.
Nel suo locale Martucci utilizza tovagliette usa e getta fatte con cellulosa a base d’erba completamente compostabile, detergenti Ecolabel e carta riciclata. Anche i dispenser del sapone vengono realizzati dal recupero delle confezioni Tetra Pak, mentre le consegne sono affidate a ragazzi a bordo di bici e monopattini.
Tutti questi accorgimenti non tenevano però conto di una parte importante del problema. “Abbiamo chiesto a un ente esterno di calcolare con precisione a quanto ammontassero le nostre emissioni di anidride carbonica: abbiamo così constatato che non erano trascurabili e abbiamo deciso di intervenire”, aggiunge il titolare di Masanielli.
Da dove arrivano le emissioni nocive in una pizzeria? “La CO2 si produce attraverso il gas per i refrigeratori e i climatizzatori e l’energia elettrica; senza dimenticare la legna da ardere usata nei forni“, sottolinea Martucci. Ed è qui che è entrata in gioco ClimatePartner, che dal 2006 si occupa di supportare le aziende nella misurazione, nella riduzione e nella compensazione delle emissioni residue.
Dall’analisi è emerso che la pizzeria produceva emissioni annuali pari a 19 tonnellate di anidride carbonica. Un ammontare che Sasà e i suoi hanno compensato attraverso il cofinanziamento della costruzione di 14 parchi eolici nel Nord-Est del Brasile. “In questo modo la pizzeria contribuirà insieme agli altri finanziatori a fornire energia pulita e a offrire nuove opportunità di lavoro in una delle zone più povere del Paese”, spiega Giorgio Bertolini, head of ClimatePartner Italia. “Ci siamo trovati di fronte a un cliente estremamente motivato che, attraverso importanti interventi sull’energia e i materiali, aveva dato il via a un nuovo corso. La neutralità climatica raggiunta attraverso l’adesione al progetto rappresenta un grande risultato”.
Contribuendo a questa iniziativa, sottolinea Martucci, “abbiamo anche creato lavoro per la popolazione locale. Possiamo dire che la pizza fa bene, da Caserta all’Amazzonia”. Il percorso del pizzaiolo di Masanielli non si ferma però qui. “Il prossimo step sarà la creazione di un orto tutto biologico, sempre nel nostro territorio del casertano, per creare una filiera cortissima di produzione degli ortaggi e delle verdure che utilizziamo per le nostre pizze”.
Martucci usa già “mozzarella proveniente da un caseificio Dop del territorio, pomodoro San Marzano Dop dell’agro sarnese e olii biologici locali. Il nostro territorio dispone di una vastissima offerta di prodotti, tra cui anche alcune ‘chicche’ in via di estinzione: recuperandole e utilizzandole possiamo tutelare la biodiversità locale”.