Fra pochi anni la salvaguardia dell’ambiente sarà centrale per ogni tipo di azienda. Così ItalianTech Academy in collaborazione con Talent Garden ha lanciato un master in business sustainability proprio per rispondere alle continue richieste delle aziende. “Il nostro corso sta ottenendo molte adesioni” commenta Chiara Guiotto, Head of Italian Tech Academy, trentenne con una laurea in Economia, ha lavorato sia in startup sia in aziende, sempre nell’ambito della formazione. “Si tratta di un percorso per lo sviluppo di competenze sulla sostenibilità. Una sorta di cassetta degli attrezzi per lo sviluppo sostenibile delle aziende. Il master si rivolge anche a manager con una certa seniority aziendale”.

Il master dura tre mesi, due volte la settimana, martedi e giovedi sera, tre ore di corso. “Arrivano professionisti provenienti da diversi settori, dalla finanza al mondo della comunicazione. Spesso nel 40% dei casi sono le aziende stesse a pagare la retta. Tra i trend, noto anche un’attenzione sempre più presente nelle aziende alla componente sociale: la S di ESG”.

I temi del master? “L’approccio è molto pratico. Quattro sono le principali aree di approfondimento: come effettuare una valutazione d’impatto; come sviluppare una programmazione strategica e mappare un modello di business e renderlo più sostenibile; come predisporre un report di sostenibilità come organizzare internamente le strutture di governance e le competenze di gestione interne“.


Guiotto sottolinea che la richiesta di formazione è in cresciuta a partire soprattutto da fine 2022. A spingere questa nuova specializzazione c’è la direttiva CSRD, acronimo di Corporate Sustainability Reporting Directive. “L’introduzione della CSRD amplia il numero di aziende coinvolte nella redazione del bilancio di sostenibilità rispetto alla precedente NFRD (Non-Financial Reporting Directive). L’Unione Europea stima che le società che attualmente redigono la dichiarazione non finanziaria passeranno da 11.700 a circa 49.000, di cui 4.000 soltanto in Italia”. Ma a chi si rivolge la CSRD? “A tre tipi di imprese” risponde Guiotto.

“In primo luogo alle grandi imprese non quotate che alla data della chiusura del bilancio, anche su base consolidata, abbiano superato almeno due dei seguenti criteri dimensionali: 250 numero medio dipendenti; 25 milioni di euro di stato patrimoniale; 50 milioni di euro di ricavi netti. In secondo luogo, alle piccole e medie imprese quotate (escluse le micro-imprese). Infine, alle imprese e figlie di succursali con capogruppo extra-Ue per le quali la capogruppo abbia generato in Ue ricavi netti superiori a 150 milioni di euro per ciascuno degli ultimi due esercizi consecutivi e almeno: 1) un’impresa figlia soddisfi i requisiti dimensionali della CSRD; 2) una succursale che abbia generato ricavi netti superiori a 40 milioni di euro nell’esercizio precedente”. Prossima edizione in partenza il 4 ottobre. Termina il 14 dicembre. Informazioni: Business sustinability master – Part Time


Italian Tech Academy non è l’unica scuola a  offrire corsi dedicati alla sostenibilità. Negli atenei italiani se ne trovano diversi per la laurea magistrale, come master post-laurea e dottorati. L’offerta è ampia e cambia di continuo.