Ci sono Denise e Luigi, Ciro e Angela. Hanno lo sguardo appassionato di chi vuole imparare e mettersi in gioco, letteralmente. Da oggi le nuove generazioni dei quartieri a rischio di Napoli vanno a scuola di Oceano. Apprezzando la biodiversità dei mari, dal vicino Tirreno a quelli più remoti, e – soprattutto – approfondendo le minacce più serie, dal riscaldamento globale al marine litter.Per farlo, negli spazi di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli, un sistema di formazione e produzione che ospita ogni mese più di 30.000 persone, arriva una mediateca mobile che si chiama SEA BEYOND Ideas Box. A consegnarla è Biblioteche Senza Frontiere, organizzazione no-profit che opera proprio per consentire l’accesso all’informazione, all’istruzione e alle risorse culturali a bambini e giovani cittadini in comunità vulnerabili, ed è una vera e propria festa: centinaia di ragazzini osservano questi quattro moduli che si aprono, traducendosi in uno spazio culturale esteso potenzialmente su più di 100 metri quadrati, per un’esperienza di apprendimento completa sul tema dell’Oceano. Perché all’interno della mediateca compaiono 15 tra tablet ed e-reader, 10 pc, 250 libri, giochi da tavola, videogames,?visori, cuffie, consolle, un modulo audiovisivo e centinaia di materiali formativi. Il sottile filo, più blu che rosso, è il mare: il suo stato di salute, l’importanza di essere ciascuno – nel proprio piccolo – motore di un cambiamento.
La mediateca mobile è stata realizzata con il supporto di Sea Beyond, il programma educativo ideato dal Gruppo Prada e condotto dal 2019 in partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa (COI) dell’UNESCO con l’obiettivo di creare consapevolezza sulla preservazione dell’Oceano e la sua sostenibilità.
Ideata pro bono da Philippe Starck per Bibliothèque Sans Frontière, l’Ideas Box compie nel 2024 dieci anni; Napoli sarà tra le oltre 100 comunità nel mondo a beneficiarne: una comunità che si espande, chissà che i frutti non siano presto concreti. Inoltre, una parte dei contenuti educativi sull’Ocean Literacy verranno integrati in altre Ideas Box già esistenti in in Francia e regioni d’oltremare (8), Burundi (4) e Costa d’Avorio (6), rafforzando la vocazione internazionale del progetto.
“Prendiamo coscienza delle minacce all’Oceano”
Così quando interviene Francesca Santoro, Senior Programme Officer Unesco-Coi, tutti iniziano improvvisamente a sentirsi protagonisti: “I bambini prima di tutto, perché è fondamentale educare le giovani generazioni all’importanza di tutelare l’ecosistema più prezioso del nostro pianeta, minacciato dal cambiamento climatico e dalle anomalie termiche, che favoriscono le invasioni di specie aliene e tropicali, e dall’innalzamento dei mari, che si accompagna agli scenari critici che lo stesso segretario generale dell’Onu Guterres ha denunciato con forza – riferendosi in particolare al Pacifico – nelle scorse settimane”.
L’iniziativa
Da Venezia l’appello al mondo: “Educhiamo alla tutela degli oceani”
dalla nostra inviata Fiammetta Cupellaro
Il mondo salvato dai ragazzini?
L’obiettivo è, dunque, rendere l’Ocean Literacy accessibile al maggior numero possibile di comunità: per farlo, Unesco-Coi ha selezionato e sperimentato testi e materiale audiovisivo, una sorta di selezione antologica per insegnare ai più piccoli, mentre si divertono. E sta già accadendo nella vivissima sede di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli, nel reticolo della Napoli più veracemente identitaria, dove è stato avviato un programma annuale di laboratori, incontri, attività e uscite nella città metropolitana, curato proprio da Biblioteche Senza Frontiere. La stessa Ideas Box è, per definizione, mobile: farà così tappa in alcuni dei luoghi simbolo – alcuni tra questi, connotati da importanti complessità sociali – di Napoli e del suo rapporto spesso complesso con il mare: dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn alla Fondazione Terzoluogo – spazio culturale Sant’Anna a Capuana, dal quartiere post-industriale di Napoli Est – in collaborazione con Maestri di Strada Onlus – Centro Polifunzionale Ciro Colonna – fino alle isole di Ischia e di Procida, in collaborazione con l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
“Continueremo a porre Oceano ed Educazione al centro del nostro operare sostituendo la partecipazione all’esclusione, ed accrescendo l’alleanza uomo-ambiente, ponendo al centro i più giovani e le famiglie,”, ha sottolineato Ilaria Gaudiello, Direttrice di Biblioteche Senza Frontiere. Alla cerimonia di consegna prendono parte Lynda Attias, Operations Director Bibliothèque Sans Frontière, e Rachele Furfaro, presidente di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli, che a ottobre organizza la seconda edizione di “GEA – Le Giornate dell’Educazione e dell’Ambiente” e che evidenzia l’importanza di “un percorso di conoscenza e salvaguardia ambientale che coinvolga insegnanti, bambini, ragazzi e adulti”.In prima linea il Gruppo Prada. Introducendo l’evento, Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada ed Executive Director, Patron of the Ocean Decade Alliance, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi che SEA BEYOND abbia supportato Biblioteche senza Frontiere nella realizzazione della prima SEA BEYOND Ideas Box, che permetterà ai bambini di acquisire conoscenza per diventare adulti informati e consapevoli di domani. Siamo altrettanto fieri che sia FOQUS, oasi di cultura e opportunità, ad accoglierla nei suoi spazi”.
Una sciarada con gli animali del mare
E c’è già un bel gruppo di ragazzi e bambini che sperimenta, complice il trasporto con cui due degli ambassador del progetto, i “SEA BEYONDers”, Carmelo Isgrò – Fondatore e Direttore del MuMa Museo del Mare Milazzo – e Valentina Gottlieb – environmental advocate e attrice – in collaborazione con le educatrici di Biblioteche Senza Frontiere – guidano un laboratorio di Educazione all’Oceano con una lezione di meditazione ispirata ai movimenti dello yoga e delle onde e una “sciarada” degli animali che vivono il mondo marino o abitano in sua prossimità. Attività che fanno seguito a quelle dei giorni scorsi, in cui Biblioteche Senza Frontiere insieme con Edizioni Precarie aveva chiamato a raccolta 50 bambini: da loro erano nati gli “Atlanti dell’Oceano”, straordinari blquadernoni home made realizzati ‘ripensando’ le carte alimentari dei mercati di Palermo e quelle recuperate al mercato della Pignasecca, a Napoli, imprimendovi -come un chiaro messaggio da tenere bene a mente – il segno dei piccoli rifiuti in plastica raccolti sulle spiagge del territorio.