Narrano, le leggende metropolitane di New York, che le fogne cittadine un tempo sarebbero state infestate da grandi alligatori, persino dal “coccodrillo bianco”, citato anche da Elio e le Storie Tese in una canzone. Storie tramandate di bocca in bocca, talvolta amplificate nel tempo e altre arricchite da elementi più concreti tanto da finire sui giornali, dall’alligatore avvistato nel 1935 mentre spuntava da un tombino sino al 1997 quando fu realmente trovato un grande rettile nel Queens oppure, anno 2001, un caimano di mezzo metro a Central Park.
Ora – per gli appassionati del genere – una nuova puntata: nel famoso Prospect Park Lake a Brooklyn domenica scorsa è stato recuperato un alligatore di quasi un metro e mezzo.
Come sia finito nel lago del noto parco di New York resta un mistero ma le autorità credono che si tratti di un animale domestico indesiderato, abbandonato all’interno del bacino. Il rettile, soprannominato Godzilla, è stato trovato in cattive condizioni di salute: infreddolito e debilitato è subito stato portato allo zoo del Bronx per essere curato.
Le autorità hanno approfittato dell’inusuale ritrovamento per ricordare che è contro la legge rilasciare animali nei parchi di New York City. In media gli operatori dei parchi della Grande Mela rispondono comunque ogni anno a circa 500 segnalazioni relative ad avvistamenti di animali inusuali.
“I parchi non sono case adatte per animali non autoctoni, addomesticati o meno. Oltre al potenziale pericolo per i frequentatori del parco che ciò potrebbe aver causato, il rilascio di animali non indigeni o animali domestici indesiderati può portare all’eliminazione delle specie autoctone e alla malsana qualità dell’acqua” ricordano dal Prospect Park Lake.
Scioccati, i frequentatori del parco hanno raccontato tutta la loro incredulità al New York Post. “Ma come, un alligatore? Terrificante che fosse in quest’area del parco frequentata da bambini” ha detto ad esempio Vijay Jacob, cittadino a passeggio con i figli.
In casi passati alcuni dei grandi rettili ritrovati a New York erano originari del sud-est degli States, venivano soprattutto da stati come Florida e Louisiana, più caldi e con habitat ideali per la loro sopravvivenza a differenza della fredda Manhattan.
Il nuovo curioso ritrovamento contribuisce comunque ad alimentare le ormai infinite storie sui coccodrilli di New York che nel tempo sono divenute talmente “virali” tche per diversi anni il Department of Environmental Protection, dipartimento di protezione ambientale, scelse come mascotte proprio un alligatore con occhiali da sole raffigurato mentre usciva da un tombino. Vennero perfino stampate le magliette con quel logo e una scritta oggi decisamente attuale: “La leggenda continua…”.