Maxi-commesse, evoluzione tecnologica e sperimentazioni. L’edizione 2023 del Paris Air Show ha messo in vetrina le principali novità del settore aereo. Tra i principali protagonisti, i Paesi emergenti, a cominciare dall’ordine ad Airbus per 500 A320 da parte di IndiGo, arrivato nelle prime ore della manifestazione. Un segnale, a detta degli analisti, della necessità di ricambio delle flotte, destinata a rafforzarsi nei mesi a venire. Uno studio presentato nel corso dell’evento stima che nel prossimo ventennio il mercato avrà bisogno di oltre 42mila nuovi aerei per fare fronte alla domanda crescente. Con i produttori chiamati a tenere il passo.

Folta la presenza italiana

Alla manifestazione parigina hanno preso parte 2.500 espositori provenienti da 47 Paesi, con una forte rappresentanza italiana. Tra gli altri, il Distretto aerospaziale piemontese con 17 piccole e medie imprese che coprono l’intera filiera dell’aeronautica, della difesa e dello spazio. All’interno dello spazio espositivo è stata allestita una mostra in cui le aziende hanno proposto alla committenza internazionale prodotti e tecnologie di ultima generazione, dai componenti meccanici alle soluzioni per il trasporto dei fluidi, dalle soluzioni per l’ottimizzazione della supply chain alle linee di assemblaggio di strutture integrate, fino ai sistemi per l’assemblaggio e la manutenzione di aeromobili.

Presente anche Ivan Bassato, presidente di UrbanV, società italiana che progetta e realizza vertiporti, al lavoro per avviare nel 2024 il primo servizio commerciale di aerotaxi sulla tratta Roma-Fiumicino, in modo da essere pronti per l’inizio Giubileo del 2025. Insieme a Parigi, Roma sarà una delle prime città al mondo ad avere operazioni commerciali di eVtol già dal prossimo anno, puntando anche a sviluppare un network di vertiporti a beneficio di diverse città italiane ed europee, da Roma a Venezia, fino a Nizza. Da segnalare anche lo stand di Regione Lazio e Lazio Innova, con le rappresentanze di 21 imprese regionali attive nel settore. 

Boeing per i carburanti sostenibili

All’evento parigino Boeing ha lanciato Saf Dashboard, un nuovo sistema che tiene traccia della potenziale disponibilità di carburante sostenibile. Basato sui dati raccolti da BloombergNef, il cruscotto aggrega gli annunci di capacità Saf da parte dei fornitori su scala globale e può filtrare la fornitura prevista in base al percorso di produzione, al luogo e ad altri parametri. Anche se finora hanno faticato a decollare, i Saf costituiscono il futuro obbligato per un settore chiamato a riformarsi radicalmente per poter contribuire in modo significativo al processo di decarbonizzazione.

Secondo le proiezioni, questi carburanti permetteranno di dimezzare le emissioni inquinanti prodotte dagli aerei entro il 2050. Si tratta di bio-carburanti che possono essere miscelati in modo sicuro con il cherosene e che, nel corso del loro ciclo di vita, emettono fino all’80% in meno di carbonio rispetto al cherosene tradizionale. Uno studio di Bain & Company evidenzia però anche i costi di questa soluzione, che necessariamente dovrà essere affiancata dal rinnovamento delle flotte, considerato che i modelli più datati sono sensibilmente più inquinanti di quelli recenti.