Non ingannino le precipitazioni fugaci o le nevi a bassa quota che cadranno qua è là nella settimana pasquale: per gli esperti non saranno affatto sufficienti a colmare la grave siccità che l’Italia sta vivendo. Anzi, la massa d’aria artica che attraverserà il Paese nelle prossime ore, soprattutto tra giovedì e venerdì, rischia di compromettere seriamente agricoltura e raccolti. Con molte colture già avanti per via della generale crisi del clima che aumenta le temperature potrebbero infatti arrivare “gelate che risulteranno particolarmente dannose per le coltivazioni” ricorda a Green&Blue Giulio Betti, meteorologo del Cnr-Lamma, che prova a delineare il quadro delle previsioni sino a Pasquetta.

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“Già dalle prossime ore è previsto un freddo che rischia di essere davvero dannoso per il Nord e parte della Toscana. Questo è legato all’ arrivo di venti molto secchi e freddi, masse d’aria che proprio non ci volevano in un momento già difficile”. I venti previsti a metà settimana e nel weekend di Pasqua al Sud porteranno soprattutto pioggia, anche se insufficiente a colmare deficit idrici, mentre “al Nord e Centro-nord si abbasseranno le temperature e assisteremo a sporadici rovesci intorno a venerdì, con una instabilità soprattutto tra Piemonte e Liguria sino a domenica. Ma non si tratta di piogge strutturate, quelle che aiutano contro la siccità” ricorda Betti. Al centro nord tra mercoledì e venerdì “il rischio gelate resta davvero alto”, mentre tra martedì e giovedì assisteremo a “un vento molto secco a nord che potrebbe contribuire a seccare ulteriormente i terreni già provati dalla scarsità d’acqua“.

Assisteremo dunque a una prima parte della primavera “maledetta” e  decisamente poco utile sotto tutti i fronti: niente sole per la festa di migliaia di famiglie a Pasqua e Pasquetta e niente pioggia sufficiente a contrastare in maniera concreta la siccità, a tal punto che se maggio non dovesse risultare particolarmente piovoso la prossima estate rischia di essere sui livelli siccitosi di quella del 2022 o addirittura peggiore. In condizioni di generale instabilità, purtroppo in questa settimana pasquale l’unica certezza saranno i venti: dalla possibile Bora a Nord-est al vento grecale che contribuirà a farci accusare ancor di più la condizione di freddo (il calo termico potrebbe essere anche nell’ordine di otto gradi). Per quanto riguarda la neve invece sono attese lievi imbiancate a bassa quota sull’Appennino.

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“L‘instabilità dei prossimi giorni collegata a masse d’aria fredda – chiosa l’esperto – non è ciò che ci serve per attenuare la siccità. Di fatto, perdiamo un’altra settimana di speranza. Sì, è vero che arriveranno temporali e pioggia per esempio a nord ovest, ma non sono quelle di cui abbiamo bisogno: a questo punto l’unica possibilità contro la siccità è quella di un maggio estremamente piovoso, anche se attualmente dai primi modelli sembra che sarà nella norma”.

Infine, ricorda il meteorologo, nelle settimane successive a Pasqua l’unica vera chance concreta per migliorare la situazione in vista dell’estate sarebbe quella di “assistere a precipitazioni continue, moderate e collegate a flussi meridionali, con un’aria mite e umida. Altrimenti non usciremo dal problema siccità”.