“Fortunatamente l’aria, verso il realismo, è già cambiata negli ultimi mesi anche in Commissione Ue. Lo abbiamo visto sulle case e sugli imballaggi“. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, intervenendo al Q&A dell’Adnkronos ha chiarito una volta di più il punto di vista dell’Italia: sì ad una transizione graduale, no a strattoni e forzature molto cool e poco funzionali. “La nostra sfida è tenere insieme sostenibilità e sviluppo economico. Si tratta di tenere i piedi per terra, di capire che quello che stiamo vivendo è un cambiamento epocale – continua il ministro -. Confido in un approccio diverso dell’Europa, in vista anche del prossimo voto alle europee”.
E a proposito di cambiamenti epocali l’Italia sta vivendo il passaggio dal mercato tutelato a quello libero. “Nel passaggio al mercato libero dell’energia – osserva Stefano Besseghini, presidente di Arera – elemento di fondamentale importanza è che ci sia una comunicazione molto chiara, diretta e semplice ai consumatori sulle offerte e sul sistema che stiamo attraversando. L’elemento che credo debba accumunare tutti noi che operiamo nel settore è cercare di identificare le linee di fondo della comunicazione. Gli aspetti di attenzione ai prezzi – continua Besseghini – sono legati alle nostre caratteristiche di mix energetico”.
Nel Q&A sulla sostenibilità è emerso anche il punto di vista di Enea, Gilberto Dialuce sulla decarbonizzazione: “è un percorso estremamente complesso e che richiederà una serie di azioni congiunte per non lasciare indietro nessuno ma anche per preservare la competitività dei sistemi produttivi. Chiaramente la strada della decarbonizzazione è obbligata per tutti. Occorre uno sforzo notevole da prolungare nel corso degli anni facendo ricorso a tutte le possibili alternative, anche in ottica di neutralità tecnologica, quindi anche di economia circolare, elettrificazione dei consumi, oltre a un cambiamento di stile di vita anche da parte del consumatore che avrà un ruolo più consapevole in questo processo di transizione e di grande trasformazione del settore industriale”.
Il sondaggio: sostenibilità e cambiamento climatico
Presentata anche una rilevazione Adnkronos che ha coinvolto circa 5600 persone, attraverso sito e social. Ebbene, per il 46% del campione la sostenibilità è un tema prevalentemente sociale ed economico che non si lega esclusivamente alla tutela dell’ambiente. Addirittura, per quasi il 60% degli utenti il cambiamento climatico non esiste o non è una priorità e la sostenibilità si declina in sostanza in scelte “pratiche” della vita quotidiana come raccolta differenziata e trasporto pubblico più efficiente.
Prevalgono anche i no all’auto elettrica, perché ritenuta troppo costosa. “Sono dati significativi che evidenziano la necessità di un dibattito approfondito sui temi proposti, con l’obiettivo di depurarli dagli approcci troppo ideologizzati o, al contrario, troppo semplicistici e con un ruolo chiave per l’informazione, che deve avere la forza di contrapporre i contenuti verificati e le evidenze scientifiche alle fake news”, commenta Fabio Insenga, vicedirettore Adnkronos.
In chiusura la presentazione del “nuovo” Prometeo, storico canale Adnkronos che si occupa appunto di sostenibilità e ambiente.