L’ondata di mucillagine e fitoplancton a largo di Rimini è talmente estesa che ora è visibile dallo spazio. L’immagine è del 7 agosto scorso ed arriva da uno dei satelliti Sentinel-2 che mostra sia la mucillagine (in bianco) che la fioritura del fitoplancton (in verde). La foto è stata posta sul profilo di Copernicus Eu.
Secondo gli esperti a favorire il fenomeno della fioritura della mucillagine, una sostanza densa e viscida che si accumula sia sui fondali che in superficie, oltre le alte temperature anche le recenti forti precipitazioni. L’apporto di acqua dolce ha infatti ridotto la salinità superficiale del mare, creando un ambiente ideale per la rapida proliferazione della mucillagine. L’aumento delle temperature nel mare Adriatico, un mare particolarmente vulnerabile a causa della sua conformazione, ha poi accelerato il processo, rendendo la fioritura talmente grande da essere visibile anche dallo spazio.
Luglio 2024 il secondo mese più caldo di sempre
Secondo il Copernicus Climate Change Service, il servizio europeo sui cambiamenti climatici il mese di luglio 2024 è stato il secondo luglio più caldo della storia a livello globale da quando vengono raccolti i dati, con una temperatura media dell’aria che ha raggiunto i 16,91°. Leggermente meno bollente rispetto a luglio 2023. In compenso il mese appena trascorso ha segnato un altro primato: a luglio sono stati infatti registrati i due giorni più caldi di sempre, il 22 e il 23 luglio con una media globale di 17,16 gradi. “Anche se la media mensile è leggermente inferiore a quella di luglio 2023, il mese di luglio ha comunque stabilito un record“, osserva Julien Nicolas, climatologo di Copernicus. Ed è “sempre più probabile” che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato.
I cambiamenti climatici e l’Adriatico
l’Adriatico sta sperimentando fenomeni come le ondate di calore marine e l’intrusione salina, che possono alterare gli equilibri ecologici. È ormai dallo scorso mese di luglio che la temperatura dell’acqua lungo la costa adriatica ha raggiunto i 30 °C. Un mare particolarmente delicato sia a causa della sua conformazione “chiusa” sia per le acque relativamente poco profonde, che si riscaldano più rapidamente. I ricercatori del servizio europeo marino Copernicus hanno rilevato un aumento della temperatura dell’acqua di circa 0,4-0,5°C per decennio, con valori attuali che superano i 28°-29°C durante l’estate. Riscaldamento che favorisce la proliferazione di specie aliene invasive, come il granchio blu, che possono danneggiare gli ecosistemi marini. E poi l’arrivo della mucillagine. favorite dal calore del mare e le correnti deboli, soprattutto nelle zone settentrionali e centrali dell’Adriatico. I disagi? Oltre che per la pesca e il turismo, a preoccupare è la salute degli ecosistemi marini sempre più soffocati.