La cella a combustibile che sarà realizzata nell’Aeroporto di Torino è studiata e sviluppata dalla Business Unit Hydrogen di Snam in partnership con l’americana Fuel Cell Energy. Lo annunciano Sagat, Società di gestione dell’Aeroporto di Torino, assieme al gruppo Snam, attraverso la controllata Renovit specializzata in Soluzioni di efficienza energetica.
Il sistema di fuel cell hydrogen-ready, in grado di produrre fino a 1,2 MWh di energia elettrica e 840 kWh di calore per ora, potrà essere alimentato con idrogeno miscelato, fino al 40% in volume, con gas naturale, con il “sostanziale annullamento” delle emissioni di particolato e un risparmio di emissioni di CO2 pari a 1.630 tonnellate all’anno, equivalenti a 1 milione di viaggi in auto sulla tratta Torino centro-aeroporto. Il valore dell’operazione è di circa 14 milioni di euro.
“L’idrogeno – ha dichiarato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam – avrà un ruolo chiave nel perseguimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette in molteplici settori, incluse le infrastrutture aeroportuali e portuali. Con questo accordo, forniamo all’aeroporto di Torino una soluzione energetica efficace e innovativa in grado di abbattere da subito le emissioni e di integrare quantitativi crescenti di idrogeno per il raggiungimento della neutralità carbonica“.
‘L’implementazione di questa soluzione – ha commentato Andrea Andorno, ad di Torino Airport – rappresenta il progetto di punta del nostro programma di sostenibilità “Torino green airport”, annunciato a luglio scorso e che raggruppa tutte le iniziative di sostenibilità dello scalo, volte alla riduzione dei consumi e delle emissioni ambientali, confermando il nostro impegno concreto in questa direzione. In Snam abbiamo trovato il partner giusto per la realizzazione di un progetto innovativo, che concorre da subito alla creazione della domanda di energia pulita come l’idrogeno e altri vettori gassosi da fonte rinnovabile certificata, passaggio fondamentale per avviare concretamente la transizione energetica del Paese”.