L’aglio o allium sativum è una pianta d’origine asiatica, della famiglia dell’amarillidacea, che ormai troviamo comunemente negli orti e in vaso. Questa pianta annuale si può coltivare facilmente, a patto di prendersene correttamente cura.
Il bulbo dell’aglio si contraddistingue per essere una pianta perenne annuale che si può riprodurre proprio attraverso i bulbilli per divisione dei suoi spicchi. All’interno del suo rivestimento è possibile trovare un numero di spicchi variabile, che va dai 6 ai 25 pezzi. Ogni bulbillo contiene al suo interno una gemma che è in grado di generare una nuova pianta. Ma come coltivarlo correttamente? Per prima cosa, è possibile selezionare la varietà che si predilige coltivare tra le seguenti:
- Aglio bianco: la più diffusa è la varietà di aglio piacentino e di Caraglio;
- Aglio rosa: è tipico del sud Italia e, in particolare, di Agrigento e Napoli. Si trova anche una varietà francese di Lautrec, caratterizzata da un sapore delicato e si consuma crudo;
- Aglio rosso: la più conosciuta è la variante di Sulmona che è tra le specie che vanno in fiore. Anche la varietà di Viterbo, l’aglio Proceno, è un’altra di quelle che fiorisce. Infine, vi è anche l’aglio rosso di Nubia che è noto per il suo buon aroma e per i 12 spicchi di cui si compone;
Per quanto riguarda le varietà che fioriscono, è fondamentale ricordarsi di tagliare i bigoli (scapolo floreale) dell’aglio. Infatti, questa parte della pianta assorbe molte energie e fa sviluppare di meno il bulbo, ovvero la parte che interessa a chi lo coltiva.
Come coltivare in giardino
Per coltivare l’aglio, scegli un terreno ben drenato e soleggiato. Pianta i bulbi in autunno, circa 2-3 settimane prima del primo gelo, o in primavera. Separa i singoli spicchi e interrali a circa 5-7 cm di profondità, con la punta verso l’alto e distanti 10-15 cm l’uno dall’altro. Mantieni il terreno umido ma non inzuppato. Rimuovi le erbacce e applica uno strato di pacciamatura a base di paglia o foglie secche per proteggere le piante dal freddo.
La coltivazione in vaso
Scegli un contenitore profondo almeno 15 cm, con fori di drenaggio. Riempi con terriccio leggero e ricco di sostanze organiche. In autunno o inizio primavera, separa gli spicchi e piantali a 5 cm di profondità, a 10 cm di distanza l’uno dall’altro, con la punta verso l’alto. Posiziona il vaso in un luogo soleggiato e mantieni il terreno umido ma non impregnato. In estate, quando le foglie iniziano a ingiallire, è il momento di raccogliere le teste d’aglio mature.
Concime e cenere per una buona riuscita
Se si nota che la pianta d’aglio resta piccola, allora è necessario considerare un’ottima concimazione. In tal caso, è possibile utilizzare la cenere che è un elemento ricco di potassio che è proprio utile alla formazione del bulbo della pianta. La cenere di legna si può aggiungere al terreno anche insieme a del letame ben maturo.
Esposizione e periodo
L’aglio è una di quelle piante che gradisce particolarmente le zone esposte in pieno sole. Va detto, però, che è possibile anche coltivare il bulbo in aree a mezz’ombra durante alcune ore della giornata. La stessa situazione si verifica anche per la coltivazione in vaso. Il periodo migliore per piantarlo è in autunno, più precisamente tra ottobre e novembre. L’aglio resiste fino a -15 gradi.
Annaffiatura: frequenza e quantità
Le bulbose coltivate in campo non hanno bisogno di molta acqua: infatti, l’irrigazione può avvenire anche solo per pioggia piovana. Se tra la primavera e l’estate non piove abbastanza, allora si può irrigare il terreno per far sviluppare al meglio i bulbi. Una volta sviluppati, non devono essere più annaffiati, giacché si rischia di provocare l’insorgenza di muffe e malattie.
Parassiti e malattie
Le avversità in cui può incorrere l’aglio non sono poche, specie se si decide di ricorrere alla coltivazione biologica del bulbo. Per quanto riguarda i parassiti più pericolosi, vi sono la mosca dell’aglio che si ciba della “tunica” del bulbo che fa sorgere malattie e la muffa bianca. Tra le malattie che possono colpire l’aglio vi sono le seguenti:
- Ruggine
- Fusariosi
- Peronospora
- Marciume del bulbo
Quando raccogliere
I bulbi dell’aglio si possono raccogliere a 5-6 mesi dalla semina degli spicchi. La raccolta si può iniziare quando la maggior parte delle foglie si colora di marrone. Di solito questo succede nel periodo che va da giugno ad agosto. Una volta che tutte le piante saranno raccolte, si consiglia di lasciarle asciugare in un ambiente ombreggiato e con una circolazione d’aria adeguata per almeno 2-3 settimane. Per conservarli più a lungo possibile, è opportuno mantenerli in un luogo fresco e asciutto.