Combattere per il clima non è sempre una cosa semplice. Le sfide sono quotidiane e portare avanti la battaglia non è scontato. “Io dico sempre – racconta Alice Franchi – che non ho scelto di essere un’attivista. Ma scelgo ogni giorno di continuare a esserlo. Grazie anche all’aiuto dei miei compagni”.
Alice ha 21 anni, è nata a Pistoia e ora studia a Firenze Economia dello sviluppo sostenibile e cooperazione internazionale. Ha capito di essere attivista il 15 marzo 2019, durante il primo sciopero globale per il clima. “Forse prima non ero troppo consapevole dell’urgenza della crisi climatica”, ammette. “Ma in piazza, circondata da persone che volevano cambiare il mondo e avevano un’idea precisa di come questo mondo doveva essere, mi sono sentita accolta, parte di un movimento non solo ambientalista, ma politico e culturale. Quella era la mia battaglia“.
Quando ancora faceva le elementari, a casa di un’amica si è imbattuta in un libro sulla crisi climatica e gli scenari del 2050. “Ne sono rimasta sconvolta. Ma l’ho ricollegato solo dopo”, racconta Alice. L’urgenza di agire l’ha colpita all’improvviso e da lì l’impegno è cresciuto costantemente: tra le fila di Fridays for Future Pistoia prima, nel coordinamento nazionale poi, fino a Cipro, dove ora si trova in Erasmus. “Perché – ne è convinta – si è attivisti sempre, anche in giro per il mondo“.
A Cipro, dove l’ultima manifestazione risale all’epoca pre-covid, attivarsi è importante. “Con le temperature sempre più alte – racconta Alice – qui le conseguenze della crisi climatica sono tangibili, ma non c’è una consapevolezza generale del problema. Mancano le basi per affrontarlo. Come per la plastica: hanno approvato la normativa europea contro il monouso ma poi non hanno la raccolta differenziata”.
Intanto, nonostante sia lontana da casa, Alice sta organizzando lo sciopero globale per il clima del 25 marzo a Pistoia. Tra le motivazioni per cui manifestare c’è il vivaismo, a cui è dedicato circa il 10% di tutto il territorio della provincia. “La città – spiega – è una delle più importanti a livello europeo per i vivai, ma bisogna comprendere quali sono i limiti per tutelare la biodiversità e la salute umana, visto l’utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero inquinare i pozzi d’acqua”.
Ragazze e ragazzi di Fridays for Future si mobiliteranno anche per chiedere più spazi verdi e culturali in cui i giovani possano incontrarsi e più piste ciclabili. Un tema molto caro ad Alice. “I mezzi di trasporto come la bici permettono di scoprire la bellezza del territorio. E spesso anche di raggiungere più velocemente una destinazione. Non è la soluzione migliore?”.