Piogge così, a maggio sulla Romagna, non si vedevano da quasi un secolo. In attesa dei dati ufficiali, c’è già la sensazione che per quantità caduta in 36 ore siano da record. “Con un’aggravante in più a livello di danni: la siccità pregressa che non ha permesso ai terreni secchi di assorbire acqua” racconta Pierluigi Randi, presidente AMPRO (Associazione meteo professionisti), meteorologo che abita proprio a Bagnacavallo (Ravenna), paese a pochi chilometri da dove sono esondati fiumi come il Lamone.