C’è una montagna inclusiva che, nonostante le caratteristiche geomorfologiche che porterebbero molte persone ad essere escluse dalle attività all’aria aperta, vuole essere accessibile non solo ai disabili, ma anche ad anziani o famiglie con bambini piccoli. Per ora raccoglie le quattro località alpine tra Italia e Austria che hanno aderito al progetto GATE – Granting Accessible Tourism for Everyone, nato proprio per rendere il turismo sempre più inclusivo, consentendo ad un numero crescente di persone di svolgere attività all’aria aperta nella natura, al di là degli ostacoli ambientali, fisici e linguistici. GATE si sviluppa nel territorio alpino e prealpino, un’area di grande valore naturale e paesaggistico, e si propone di attivare una collaborazione a livello transfrontaliero per fare in modo che il turismo inclusivo non rimanga solo il fiore all’occhiello di alcuni rari territori alpini, ma diventi un’occasione per far crescere l’offerta turistica nel suo complesso, promuovendo quello che viene definito un approccio esperienziale.
Per ora i partecipanti al progetto sono il Parco Rossi a Santorso, nel vicentino; il territorio dell’Alpago, nel bellunese; il Geoparc del Bletterbach in Alto Adige e il Kinderleicht Wandern in Austria, nel salisburghese. Il Parco Rossi è un giardino romantico di valore paesaggistico all’interno di un vasto complesso ottocentesco a Santorso, in provincia di Vicenza. Uno spazio accogliente e inclusivo dotato di un sistema di comunicazione integrato e multisensoriale, secondo i principi del design for all ( ovvero progettato per essere accessibile al maggior numero di persone, indipendentemente dall’età o dall’abilità, ovvero dalle condizioni psico-fisiche) grazie ad un progetto innovativo realizzato dal Comune.
Una mappa tattile, parlante e visiva accoglie il visitatore all’ingresso e offre informazioni sul luogo, sulla sicurezza e sul sistema di visita. Un’auto-guida multimediale lo accompagna a scoprire il parco, attraverso 19 racconti audio e video che svelano la natura, la storia e i segreti del giardino storico. I contenuti sono fruibili in italiano, inglese e LIS (Lingua dei segni italiana). Con il Progetto GATE il parco sta sviluppando anche un reality game interattivo, per offrire un’esperienza ludica e multimediale per tutti, grazie all’utilizzo innovativo di linguaggi teatrali e l’impiego di tecnologie digitali avanzate.
Nella selvaggia conca dell’Alpago, nel bellunese, si trova il Sentiero della Sensibilità, pensato e sviluppato per l’inclusione di ipovedenti e, per determinati tratti, per chi presenta problemi di deambulazione. Lungo i 24 km che si snodano alla base dei principali gruppi montuosi della splendida conca dell’Alpago si alternano tratti di salita e discesa che non superano mai i 300 m di dislivello, rendendolo di fatto un sentiero escursionistico adatto a tutti. Scaricando l’APP del sentiero, nella vicinanza di località d’interesse, si attivano automaticamente tracce audio descrittive, foto e video che forniscono una lettura curiosa degli aspetti culturali, naturali e paesaggistici del luogo.
Il Geoparc Bletterbach ad Aldino, in Alto Adige, consente di guardare la montagna dall’interno, di osservare da vicino il mondo delle rocce e capire come si sono formate le Dolomiti. Propone ai visitatori un affascinante viaggio nel tempo in un sito che, grazie al progetto GATE, è privo di barriere e offre anche un tour virtuale indossando speciali occhiali 3D. Così anche ai visitatori a mobilità ridotta,che così possono vivere l’esperienza della gola.
Il Kinderleicht Wandern nel distretto di Pongau, nel Salisburghese, è una nuova proposta per le famiglie con bambini piccoli che offre facili itinerari e una varietà di esperienze percorribili con carrozzine/passeggini ( a volte anche sedie a rotelle) , tra malghe, aree verdi e baite.