Sole e vento? Bello, ma per muovere il mondo ci vogliono le fonti fossili. Questa convinzione in realtà sta diventando meno granitica col passare del tempo. “Un sistema energetico alimentato al 100% da fonti rinnovabili non è solo possibile, ma anche sostenibile dal punto di vista dei costi”, spiega un’analisi di 15 scienziati europei, fra cui Ugo Bardi, chimico dell’università di Firenze.
La ricerca è pubblicata su Access, la rivista dell’Ieee, (Institute of Electrical and Electronic Engineers). “Nuovi metodi permettono di disegnare scenari realistici per un futuro privo di fonti fossili” vi si legge. Non avverrà domani e non sarà semplice. Ma secondo i ricercatori è un obiettivo raggiungibile anche prima del 2050, il termine che l’Unione europea si è data per azzerare le sue emissioni di anidride carbonica.
Se le soluzioni tecniche esistono – è il messaggio dello studio – alla politica spetta impegnarsi perché tutti i mezzi siano messi in campo: sole e vento in primis, ma anche strumenti di accumulo energetico, elettrificazione, teleriscaldamento, fino ad arrivare alla rimozione dell’anidride carbonica dall’aria.
LA LETTERA APERTA DEGLI SCIENZIATI
Perché la politica agisca è necessario che gli elettori lo domandino con forza. Su iniziativa di Green&Blue, con una lettera su Repubblica un gruppo di scienziati che si occupano di clima ha chiesto alla politica di affrontare con urgenza la crisi ambientale. L’appello è diventato una petizione – “Un voto per il clima” – che può essere firmata sul sito Change.org. Ha già raggiunto 175mila firme e ha l’obiettivo delle 200mila a portata di mano.
Che le rinnovabili abbiano le spalle solide per sostenere la nostra società è convinzione anche del gruppo di scienziati di “Energia per l’Italia”, guidati dal grande chimico dell’università di Bologna Vincenzo Balzani. “Il sole – spiega il gruppo nel suo decalogo per le elezioni – fornisce ogni anno 15mila volte l’energia di cui l’umanità ha bisogno”. È necessario che “ognuno di noi sia messo nelle condizioni di produrre energia pulita e di condividerla attraverso una rete elettrica riorganizzata per gestire il 100% di energia elettrica rinnovabile”.