Un documento che mette nero su bianco le modalità di svolgimento del lobbying aziendale in materia di sostenibilità. Lo ha messo a punto Atlantia, seguendo un approccio destinato probabilmente a fare scuola nel mercato italiano, che ha pochi esempi simili.
Il protocollo
Mentre il Parlamento italiano discute sull’approvazione di una norma che, al pari di quanto accade già da tempo in Commissione Ue, disciplini le modalità di svolgimento delle attività di lobbying, la holding italiana ha adottato un protocollo in materia e lo ha reso pubblico sul proprio sito internet.
Il documento, che conferma il cambio di passo della nuova Atlantia, punta sulla trasparenza e la semplicità espositiva per spiegare come svolge (e intende farlo anche in futuro), adeguandosi alle più avanzate best practices internazionali in termini di trasparenza, responsabilità, collaborazione istituzionale.
Alla stesura del protocollo si è arrivati dopo mesi di benchmark e studio su come questa tipologia particolare di attività viene svolta a livello internazionale.
Gli obiettivi
In uno scenario che vede sia i consumatori, sia gli investitori particolarmente attenti alle tematiche della sostenibilità, la scelta di Atlantia risponde a una necessità di tipo valoriale, ma anche a una nuova sensibilità del mercato.
Il protocollo arriva dopo l’adozione del codice etico, del codice anti-corruzione e della politica di engagement: queste norme costituiscono un corpus organico di regole volte a guidare tutte le attività di Atlantia in chiave di integrità, trasparenza e correttezza.
Gli aspetti chiave
Tra i punti principali del protocollo c’è l’impegno a iscriversi nei registri delle varie amministrazioni per i rappresentanti di interesse, sull’esempio del registro per la trasparenza della Commissione Ue. Così come l’impegno a supportare attività di lobbying per l’adozione delle politiche di climate change. La società si impegna a non può aderire ad associazioni, fondazioni, think tank o qualunque altro tipo di organismo che con la propria azione contrastino le norme a favore della transizione energetica e per la tutela dell’ambiente e della sostenibilità.
Inoltre, nel documento c’è l’impegno ad approvare nel cda le linee guida annuali di lobbying, la cui attuazione è portata avanti dalla direzione relazioni esterne e affari istituzionali, tramite procura formale. Il protocollo sarà periodicamente aggiornato, anche tramite il confronto con le principali organizzazioni internazionali che si occupano di trasparenza e promozione della cultura della legalità.