“Le auto connesse saranno un vantaggio o un fallimento per l’aftermarket automobilistico?”. Si sviluppa intorno a questo quesito uno degli ultimi approfondimenti a firma di Boston Consulting Group. Il riferimento è alla filiera di produzione, distribuzione e vendita di ricambi per automobili e anche diversi tipi di accessori, dagli ammortizzatori ai servizi a valore aggiunto per l’autoradio, solo per citare qualche esempio. Nel post vendita rientrano sia i ricambi originali, sia i prodotti compatibili realizzati da aziende terze. Dunque un settore articolato, considerato che ogni autoveicolo è composta da migliaia di componenti. Quattro le categorie che compongono la filiera: produttori, distributori, ricambisti e officine.
Lo scenario è in evoluzione
“L’industria automobilistica sta rapidamente accelerando verso un futuro di veicoli definiti dal software, che includono connettività avanzata e calcolo ad alte prestazioni”, segnala lo studio di Bcg. “Questo cambiamento sta generando un enorme salto in avanti per le nuove tecnologie”, aggiungono gli analisti. I quali però si chiedono: man mano che questi veicoli accrescono le proprie quote di mercato diventano un vantaggio o un ostacolo per l’industria dell’aftermarket, che solo negli Stati Uniti lo scorso anno ha sviluppato un giro d’affari del valore di 357 miliardi di dollari. Bcg ha individuato cinque ambiti di opportunità per la generazione di nuovi profitti: diagnostica e aggiornamenti, nuovi servizi e modelli di business, ottimizzazione delle operazioni, monetizzazione dei dati e pianificazione della manutenzione.
I nuovi filoni di mercato
Ma il successo è tutt’altro che scontato. La sfida si giocherà in primo luogo sulla capacità di garantire una buona esperienza ai clienti, riducendo al minimo le visite nei centri di riparazione e su questo fronte i progressi della tecnologia saranno decisivi. Emergerà chi sarà in grado di investire con profitto nell’assistenza anche da remoto.
Distributori e rivenditori avranno l’opportunità di competere sfruttando i dati dei veicoli per ottimizzare le loro operazioni, ma saranno chiamati a gestire operazioni più complesse attraverso analisi avanzate dei dati e capacità di intelligenza artificiale. Gli installatori indipendenti hanno l’opportunità di fornire più riparazioni tecniche e competere per un migliore servizio clienti, ma dovranno essere capaci di offrire un servizio a valore aggiunto.