É stata una corsa contro il tempo per salvare la vita di 160 balene rimaste spiaggiate il 25 aprile sulla costa australiana di Dunsborough a sud di Perth. La maggior parte sono state riportate in mare, ma 29 cetacei sono rimasti intrappolati nelle acque poco profonde di Toby Inlet a Geographe Bay e purtroppo sono morti. Le foto e i video diffusi dal Parks and Wildlife Service Western Australia, il Dipartimento per la Biodiversità, mostrano immagini impressionanti: quattro branchi di balene spiaggiate lungo circa 500 metri. Video che hanno fatto il giro del mondo. Non è la prima volte che accade in Australia. Nel 2023 a Cheynes Beach ad Albany, a 470 chilometri a sud di Perth morirono 90 balene.
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Frenetiche le operazioni di salvataggio.
Le squadre di soccorso si sono precipitate sulla spiaggia per prendersi cura delle balene che secondo gli scienziati marini possono sopravvivere sulla terraferma solo 6 ore. “È stato qualcosa di travolgente”, ha detto Ian Wiese, presidente del gruppo Geographe Marine Research, coinvolto nell’operazione di salvataggio e intervistato dalla tv locale. Impiegati anche aerei da ricognizione che hanno continuato a sorvolare la zona per evitare che gli animali liberati, tornassero a riva. Hanno partecipato ai soccorsi anche persone del posto che si sono presentate spontaneamente per aiutare i medici veterinari e gli operatori della fauna selvatica: hanno lavorato insieme a loro per tenere soprattutto gli animali in posizione verticale e “mantenere liberi i loro sfiatatoi”, ha spiegato ancora Wiese.
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Intrappolate a riva: le probabili cause
Da capire quali sia stato il motivo ad aver causato che un intero branco di balena sia rimasto intrappolato nelle acque poco profonde a sud di Perth. Tra le ipotesi, quella più probabile secondo gli esperti di cetacei, è che forse una delle balene ferite o malate abbia cambiato rotta portandosi dietro tutte le altre. Si tratta infatti di animali che si muovono in branco e che instaurano dei rapporti talmente stretti da non abbandonare nessuno in difficoltà. Se una balena ferita finisce a riva, spiegano, c’è il pericolo che le altre la seguano, causando morti a catena. Ma potrebbe esserci anche un altro motivo per cui le balene hanno perso l’orientamento e sono finite sulla spiaggia. Sempre secondo gli esperti di fauna selvatica, oltre al legame molto forte che si crea fra i branchi, possono essere rimaste vittima dell’inquinamento acustico prodotto dall’uomo che arriva nell’oceano in forma molto più importante e che potrebbe disturbare il normale corso della vita della fauna marina. Anche per i grandi cetacei.