Da 6,2 milioni di turisti internazionali ad appena 45. Il crollo – forse – più eclatante nelle cifre del turismo globale arriva da Bali. La perla indonesiana, una tra le più ambite mete del turismo tropicale a livello planetario è – come riporta la Cnn – di fatto abbandonata dagli ospiti stranieri: quasi tutti i pochissimi che sono arrivati lo hanno fatto a bordo di yacht

I numeri si riferiscono ai primi 10 mesi dell’anno. Gli afflussi nell’isola erano già crollati dai 6,2 milioni del 2019 al milione del 2020. I dati – compreso quello a due cifre dell’anno in corso – provengono  dall’Ufficio centrale di statistica locale. “È il più basso valore di turisti internazionali mai registrato qui”, ha raccontato il capo dell’ufficio turistico dell’isola, Nyoman Gede Gunadika.

Una delle ragioni che hanno frenato gli arrivi è la chiusura dello scalo intercontinentale di Ngurah Rai, dove i voli internazionali non hanno potuto atterrare fino a ottobre, e che continua ad accogliere solo quelli domestici, benché ufficialmente riaperto al traffico da oltreconfine.

Gili Trawangan a 2 anni dall’inizio della pandemia uno dei resort indonesiani preferiti dal turismo è ancora deserto

Ma non è tutto. Sospesi tuttora i visti turistici, per godersi le spiagge di Bali i turisti stranieri devono spendere 300 dollari per un visto d’affari, sottoporsi a diversi test PCR anti Covid e acquistare una speciale assicurazione sanitaria. Una coppia di turisti inglesi, che trascorrerà il fine anno in Indonesia, ha raccontato a Cnn che per visitare Bali arriverà a Giacarta il 26 dicembre, trascorrerà lì 10 giorni di quarantena, per poi volare “su basi last-minute” verso l’agognata destinazione finale.

 

In tutto questo, Bali, come altre ambite isole dell’area, a cominciare dalle Gili, cercano di sopravvivere di turismo domestico. Ray Suryawijaya, direttore della sezione locale dell’associazione degli albergatori e dei ristoratori indonesiani riconosce il graduale ritorno degli ospiti nazionali. “Nei fine settimana, arrivano circa 13mila connazionali”, racconta a Cnn, spiegando che questo comunque non garantisce più del 35 per cento del tasso di occupazione delle camere alberghiere. Troppo poco per vedere rosa.