Milano ha un cuore verde incastonato nel suo centro più contemporaneo. Non solo un parco urbano con 500 alberi e migliaia di piante, ma un giardino botanico diventato negli anni crocevia di iniziative culturali e di benessere. Luogo di riflessioni e di divertimenti: la Biblioteca degli Alberi. E già dal nome si intuisce quanto quest’area di 10 ettari, senza recinzioni, che non chiude mai e dove ogni iniziativa è gratis, sia un luogo di confronto e contemporaneità. A spiegare cosa sia davvero BAM, la Biblioteca degli Alberi Milano, uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana in Europa è Francesca Colombo, manager della Fondazione Riccardo Catella che lo ha in gestione. È lei il direttore generale: “Tutto quello che facciamo prende ispirazione dai 17 obiettivi di sostenibilità 2030 dell’Agenda dell’Onu. Qui promuoviamo la cultura del verde e dell’ambiente offrendo ai cittadini un fitto programma di iniziative. Accessibili a tutti, dai bambini alle persone più grandi”. Un luogo dove si viene perché le cose accadono, ci si incontra e si scambiano idee. Nel nome della sostenibilità.

IL PROGRAMMA

 

Il grattacielo del Bosco Verticale, simbolo di una città in continua evoluzione, firmato da Stefano Boeri da una parte, e piazza Gae Aulenti dall’altra. BAM con la sua ricchezza botanica che sembra un’opera d’arte, collega idealmente i due volti di Milano.

Quello della rigenerazione urbana e della modernità, disegnata dalla progettista di paesaggi Pietra Blaisse, BAM Biblioteca degli Alberi Milano è frequentato a tutte le ore. Ed è proprio questo spazio, tra i viali, gli spazi fitness attrezzati, le aiuole tematiche e la scacchiera di aree verdi ad ospitare per tre giorni (6-8 giugno) una parte del Festival di Green&Blue. Ci sarà il workshop Orti Kids nel Giardino Fondazione Riccardo Catella, si potrà fare yoga nell’area Cedri o partecipare a uno degli incontri open air organizzati nell’Area Carpini e nell’Area Frassini. Eventi connessi, intrecciati alle altre iniziative che si terranno all’IBM Studios Milano e nelle aule di Talent Garden Isola.  

È stata definita “l’ingegnera che suona la musica degli alberi”, per sottolineare che Francesca Colombo ha messo insieme le capacità pratiche e scientifiche della laurea in Ingegneria e quelle artistiche del diploma in Pianoforte al Conservatorio. “La laurea in Ingegneria mi ha insegnato come tenere insieme cose che richiedono razionalità e metodo rigoroso, la musica e l’esperienza artistica, un linguaggio capace di veicolare messaggi importanti e anche le emozioni”.

È approdata al BAM, dopo aver fondato e coordinato MITO, il festival della musica che unisce Milano e Torino, una lunga esperienza alla Scala e tenuto la sovrintendenza del Maggio Fiorentino a soli 36 anni. Un bagaglio culturale e professionale che ha trasferito alla Biblioteca degli Alberi di Milano, facendone un hub culturale “capace di fare rete e costruire un sistema più ampio in tutta la città”.

Al centro degli eventi e delle proposte ci sono sempre la Natura e la sostenibilità, protagoniste e fonte di ispirazione per artisti che accettano ad esempio, di alternare le loro perfomance dal vivo alla raccolta della plastica. Ma è solo un esempio. “Qui si viene anche solo per leggere un libro in mezzo al verde, per liberare corpo e mente” sottolinea Lombardo.

BAM per Milano è una speranza. Per questa città che sta sempre di più puntando sulla rigenerazione, come identità urbana. E piccoli segnali, come in un set da favola, cominciano a intravedersi anche qui in mezzo ai grattacieli. Nella zona che ospita le piante acquatiche l’anno scorso  sono state avvistate le libellule. Una meraviglia per la comunità che frequenta il parco. D’altronde la Biblioteca degli Alberi Milano (BAM), ospita un Festival che si chiama proprio delle Meraviglie. Dedicato a quelle emozioni che solo la natura può donare. Anche a Milano.