Tra i bonsai più meravigliosi e diffusi in assoluto spicca quello di azalea, che affascina con la sua bellezza unica. Originario del Giappone, si è ampiamente diffuso nel nord America e in Europa, incantando con le sue peculiarità uniche quali i fiori spettacolari, che si trovano in rosa, bianco e rosso, il tronco rugoso e le piccole foglie verde scuro dalla forma ovale. Possedere un bonsai azalea significa contare su un albero in miniatura dal grande fascino, ma che richiede attenzioni particolari: per prendersi cura di questa vera e propria scultura vivente è necessario mettere in campo le giuste azioni e alcuni specifici accorgimenti.

Bonsai azalea: come coltivarlo

Il bonsai è frutto di una tecnica antichissima originaria della Cina, perfezionata poi in Giappone, che può essere praticata con diverse piante. Tra queste, l’azalea si presta molto alla coltivazione come bonsai grazie alla struttura del suo tronco e le sue foglie di piccole dimensioni, riuscendo ad assicurare tutte le caratteristiche che dovrebbe presentare un bonsai come il portamento, la fioritura, l’altezza, lo spessore del tronco e le foglie minute e caduche. Inoltre, la sua capacità di adattarsi alle forme a palchi, la crescita rapida e la facilità con cui può essere modellata rendono questa splendida pianta particolarmente adatta alla creazione di bellissimi bonsai.

Per realizzare un bonsai azalea è necessario armarsi di tanta pazienza, seguendo una serie di passaggi piuttosto lunghi: il processo parte collocando l’azalea in un vaso da prebonsai, basso e non troppo profondo. Una volta decisa la forma desiderata per il proprio bonsai si procede con la potatura di impostazione, da eseguire durante il periodo della primavera, prima o dopo la fioritura, per poi effettuare la legatura, tecnica con cui si dona alla pianta un aspetto vissuto, facendo sì che il tronco e i rami siano curvi. Per ottenere questo risultato è necessario munirsi di un filo di alluminio oppure di rame con cui dare la direzione desiderata al fusto e ai rami. Il filo deve essere avvolto a spirale intorno alla pianta, iniziando dal basso per poi procedere verso l’alto, ricordandosi di fissarlo al contenitore. Il momento migliore per eseguire questa operazione è la primavera: visto che i rami dell’azalea sono piuttosto delicati è importante effettuare la legatura con grande attenzione, evitando di non imprigionare le foglie. Dopo questa fase si dovranno aspettare tra i 7 e gli 8 mesi per poi rimuovere il filo metallico.

Per quanto riguarda il terreno da impiegare per il bonsai azalea è necessario unire della torba e della sabbia: il vaso in cui collocarlo dovrà essere sostituito ogni due anni, sempre prima che spuntino nuovi germogli. La fioritura del bonsai azalea avviene tra la fine di aprile e l’inizio di giugno: per ottenere dei fiori rigogliosi, l’azalea deve essere concimata in modo regolare, interrompendo l’operazione da luglio a metà di agosto.

L’esposizione ideale per il bonsai azalea

Un aspetto molto importante da tenere in considerazione per quanto riguarda la coltivazione del bonsai azalea è la sua esposizione. La pianta deve essere posta in una zona che sia luminosa, ma non colpita dai raggi solari diretti che potrebbero causare l’ingiallimento delle foglie e il suo deperimento generale: la temperatura migliore è mite con un clima temperato e leggermente umido. Oltre a tutto questo, l’ambiente deve risultare arieggiato, ma non ventilato, visto che le correnti d’aria sono un grande nemico di questo bonsai. Durante la primavera è bene mantenere il bonsai azalea in una zona ombreggiata almeno fin tanto che i raggi solari sono ancora intensi, mentre in inverno è necessario proteggerlo dalle gelate che potrebbe compromettere il suo apparato radicale, collocandolo sotto una tettoia nelle aree molto fredde.

Quando annaffiare il bonsai azalea

La cura del bonsai azalea passa anche dalla sua irrigazione. La pianta predilige terreni freschi e umidi: il substrato non deve essere quindi mai troppo asciutto, soprattutto in estate. Un terreno secco può essere la causa della morte del bonsai. Quando il terriccio tende ad asciugarsi è necessario intervenire subito innaffiandolo in modo abbondante. Visto che l’azalea fa parte delle piante acidofile, ovvero che non tollerano bene il calcio nel terreno, è importante non ricorrere all’acqua del rubinetto, ma bensì a quella distillata oppure piovana o addolcita.

Potatura del bonsai azalea e altri consigli

L’azalea è piuttosto vigorosa e, pertanto, è necessario eseguire la potatura una volta all’anno. La potatura di mantenimento del bonsai va effettuata mediante una forbice lunga e consente di mantenere la sua forma: non eseguire questa operazione potrebbe rendere il bonsai informe nel giro di un paio di anni. Il periodo dell’anno migliore in cui eseguire la potatura è quello della primavera, in concomitanza con la caduta dei fiori: rimossi quelli secchi, si procede separando i palchi e rendendo compatta la vegetazione, realizzando dei tagli più decisi nella parte dei rami inferiori, visto che l’azalea vegeta maggiormente in questa area, mentre più delicati nella parte superiore. Se i rami più grandi vengono tagliati di mezzo centimetro è necessario ricorrere a una pasta cicatrizzante per medicare i tagli.

Oltre alla potatura, durante l’anno bisogna intervenire con 2 pinzature, ricorrendo a una forbice da azalee: questa operazione risulta cruciale in quanto la pianta cresce in modo molto vigoroso e la vegetazione potrebbe prendere il sopravvento inficiando di conseguenza l’aspetto del bonsai. Le pinzature vanno eseguire intorno a marzo, periodo in cui accorciare i germogli presenti intorno ai boccioli che gli sottraggono energia, mettendo a repentaglio la fioritura, e a novembre, mese in cui intervenire sui rami finiti fuori dei palchi e quelli più fini. Questi non vanno però eliminati del tutto, ma solo accorciati.

Per mantenere il bonsai azalea rigoglioso è importante intervenire prontamente in caso di malattie e parassiti, essendo soggetto all’attacco di cocciniglia, ragno rosso e fumaggine, ricorrendo a prodotti ad hoc. Durante la stagione calda, per una difesa ottimale, è possibile applicare dei trattamenti preventivi con insetticida.