La grande sete che attanaglia l’Italia e l’Europa non risparmia nemmeno quelle aree un tempo celebri (e da molti accuratamente evitate) proprio per il clima temperato fresco e piovoso. Accade ad esempio nell’atlantica Bretagna, dove in particolare un’isoletta cara ai turisti, la Groix di appena 15 km quadrati situata pochi chilometri al largo di Lorient, vive una profonda crisi idrica che il canonico turismo di stagione, agognato fino all’altro ieri per le note ragioni comuni a tutte le mete di viaggio durante l’era covid, potrebbe soltanto aggravare.

Non appena arrivano a Port-Tudy i turisti vengono avvertiti: “Chiediamo la massima vigilanza”. L’Isola di Groix, un piccolo paradiso a 5 km dal porto di Lorient, in Bretagna, 2.300 abitanti su 15 km2, si trova in estrema siccità, proprio come buona parte del continente. Era dal 2003 – e prima ancora dal 1976 – che non si verificava una situazione del genere. L’ufficio turistico e le autorità locali stanno facendo il possibile per mettere in guardia i visitatori che sbarcano e invitarli a un uso parsimonioso e consapevole dell’acqua. “Abbiamo riserve per resistere fino al 15 agosto – spiegano gli addetti all’accoglienza al porto –  ma attenzione: chiediamo di fare docce velocissime e di non annaffiare le piante”. 

Bretagna. Groix, la piccola isola che ha acqua fino a Ferragosto

All’inizio di giugno, l’intera isola è stata posta dalla prefettura del Morbihan in una situazione di “crisi”, ovvero il livello di gravità 4, il più alto in caso di siccità. A differenza di altre isole bretoni che dispongono di un collegamento canalare diretto con le acque dolci della terraferma, come Bréhat e Batz, o di desalinizzatori come Sein, per fornire acqua potabile Groix utilizza quattro pozzi e la diga di Port-Melin, il cui livello, ormai, ha ampiamento superato la soglia critica.

La stagione turistica sta per iniziare e in estate la popolazione raggiunge gli 8mila abitanti, 3 volte e mezza quella usuale. “La situazione non è catastrofica – riferisce il sindaco Dominique Yvon – ma potrebbe diventarlo presto”. L’amministrazione comunale ha attivato un piano per affrontare ogni possibile scenario, compreso il numero chiuso per i turisti e il razionamento dell’acqua. Oltre a vietare l’irrigazione di orti, docce in spiaggia o apertura di fontane, è stata ridotta la pressione dell’acqua dai rubinetti. Allo studio anche l’installazione di un nuovo desalinizzatore.

L'invaso di Groix
L’invaso di Groix (afp)