C’è anche un po’ d’Italia, e per la precisione di Calabria, nella lista delle 50 migliori destinazioni mondiali per il 2022 appena pubblicata, come ogni anni dalla rivista americana Time, Accanto a eden come le Galapagos e la Barriera Corallina australiana, o a luoghi estremi come le Ande patagoniche argentine e l’Artcico, troviamo, unica rappresentanza italian, il cammino Kalabria Coast To Coast, recente progetto che unisce la ionica Soverato alla tirrenica Pizzo Calabro attraverso un itinerario di oltre 50 chilometri. Presentata come una delle più “trascurate destinazioni” del Belpaese, complici le carenze infrastrutturali e quella “cattiva fama” che, come cita il magazine americano, può spingere persino un operatore turistico che la sta promuovendo – il caso di Easyjet nel 2020 – a citare la parola “mafia”, salvo poi doversi scusare, la regione viene descritta come teatro di spiagge mozzafiato, montagne sbalorditive, borghi ricchi di storia e, nou ultima, una cucina speziata dalle caratteristiche uniche.
“La rivista americana rende onore con un significativo articolo alla nostra regione, lanciandola sotto i riflettori global – ha detto con soddisfazione il sindaco di Pizzo Calabro, Sergio Pititto – ricordando appunto l’inserimento del cammino “Kalabria Coast to Coast”, che un progetto “dell’associazione Kalabria Trekking, di Pizzo.
Il cammino parte da Soverato, centro balneare dello Ionio catanzarese, per approdare, dopo quasi 55 km nella cittadina turistica del Tirreno vibonese. Pizzo è una cittadina ricca di storia: nel castello aragonese tuttora visitabile fu fucilato Gioacchino Murat, cognato di Napoleone Bonaparte, che vi approdò nel tentativo di riprendersi il regno di Napoli, di cui fu monarca, nel frattempo passato ai Borbone. Ma è anche la città del tartufo, un gelato tipico diventato iconico.
Progetto nato non più di un paio di anni fa ad opera del gruppo di guide di Kalabria Trekking, il cammino – pensato per essere portato a termine in tre giorni conduce gli escursionisti (in buone condizioni di fitness) attraverso uliveti, pascoli di montagna, foreste e piccoli villaggi, con tappe in piccole città famose per i loro vini, la ricotta affumicata e l’immancabile ‘nduja. Il cammino è descritto come “ben segnalato” e facile da essere portato a termine con i propri mezzi (anche di orientamento), ma Time ricorda che i trekker, che devono pagare una registrazione di 5 euro, hanno anche accesso ad “aiuto, consigli e incoraggiamento”, attraverso un account WhatsApp gestito dagli organizzatori. Il certificato che sancisce l’aver portato a termine il cammino si riceve nel castello di Murat, il sito di Pizzo Calabro dove il cognato di Napoleone venne fucilato nel 1815, dopo Waterloo. Time suggerisce di festeggiare il tutto con un meritato Tartufo, sì, proprio la versione originale del gelato di cui esistono tante copie, artigianali e industriali.
Come accennato, Kalabria Coast to Coast è in ottima compagnia. In Europa, due Paesi possono vantare due presenze nella lista (che non è presentata come una classifica). Si tratta del Regno Unito, di cui appaiono il fascino bucolico dell’entroterra inglese del Devon e la cittadina di Portree, nell’isola scozzese di Skye, e del Portogallo, presente con la regione dell’Alentejo e l’arcipelago di Madeira. Una citazione per Turchia (Istanbul), Danimarca (Copenhagen), Francia (Marsiglia), Spagna (Valencia), Grecia (Salonicco), Svezia (Skellefteå, piccola città sulla sponda nord-occidentale dei Baltico), Lituania (con la sua seconda, la storica Kaunas) e Repubblica Ceca (Dolni Morava, piccola stazione sciistica). All’estremo confine occidentale, Ilulissat, Groenlandia, villaggio di 4500 abitanti che vivono in case coloratissime alle porte della Disko Bay, colossale fiordo-canyon dell’isola dell’estremo nord atlantico.
Passando al Nordamerica, cinque le citazioni per gli Stati Uniti, che giocano in casa. Ci sono Portland (Oregon) e San Francisco per la West Coast, Miami per la sponda orientale. Nell’entroterra, Detroit, celebrata come città della rinascita, e Salt Lake City nello Utah. Due le nominate canadesi: la città più grande della terra dell’acero, Toronto, e la deliziosa Tofino, località situata sulla sponda oceanica della Vancouver Island, su una costa letteralmente sommersa dalla foresta, e sferzata dai venti del Pacifico, non a caso terra cara ai surfisti. Tra Nord e Centro America troviamo invece la RIviera Nayarit messicana e l’intera Giamaica.
In America del Sud, a quota due l’Argentina, con Salta, nell montuoso nord-ovest del Paese, e El Chaltén, il villaggio situato nelle Ande patagoniche, nel Parco de Los Glaciares, ai piedi delle due iconiche quanto terrificanti cattedrali rocciose dell’area, il Cerro Fitz Roy e il Cerro Torre. Per il Cile troviamo l’Isola di Pasqua-Rapa Nui, per l’Ecuador le Galápagos. San Paolo e Bogotá rappresentano rispettivamente Brasile e Colombia.
Per il Medio Oriente troviamo per inesorabili meriti calcistici la capitale del Qatar, Doha; per gli Emirati Arabi, il suggerimento va all’emergente città portuale di Al Khaimah, che si sta specializzando nell’offerta di turismo del brivido, vedi una delle zipline più lunghe nel mondo, con la possibilità di “volare” nel vuoto fino a 150 km all’ora.
L’Africa è presente con due capitali, la keniana Nairobi e la ruandese Kigali. Ci sono poi la sudafricana Franschhoek, parola che in afrikaans significa “angolo dei francesi”: la fondarono gli ugonotti sfuggiti alla revoca dell’Editto di Nantes da parte del Re Sole, e oggi forse non a caso è una delle capitali vinicole del Paese. Tra le attrattive naturali, due parchi nazionali: il Lower Zambezi nello Zambia, e lo Hwange nello Zimbabwe.
Nella macroarea Asia-Pacifico le mete top sono il Kerala e la citta di Ahmedabad per l’India; l’isola subtropicale giapponese di Kyushu; Seoul per la Corea del Sud; le città della Via della Seta per l’Uzbekistan; il Trans-Bhutan-Trail per il piccolo paese himalaiano. Dirigendo verso l’oceano (e l’Oceania), le indicazioni sono l’isola filippina di Boracay e la provincia di Bali nell’Indonesia. Per l’Australia leggiamo Fremantle (vicinissima a Perth, da poco raggiungibile dall’Italia con volo diretto Qantas) e la Grande Barriera Corallina; per la Nuova Zelanda, Queenstown, la città “alpina” dell’Isola del Sud nota per la sua vocazione allo sport estremo.
Per chi volesse qualcosa di veramente estremo, Time menziona l’Artico, e se ancora questo non bastasse, un viaggio nella Stazione Spaziale. Non esattamente per tutti, ma sognare è sempre lecito.