La calathea contribuisce ad abbellire gli ambienti in mezz’ombra delle nostre case: vediamo quali errori non dobbiamo commettere per ammirare questa pianta in tutta la sua bellezza.

 

I diversi tipi di calathea e il significato della pianta

Esistono tantissimi tipi di calathea: si contano infatti circa 150 specie all’interno di questo genere, proveniente dall’America Centrale o Latina. L’habitat ideale della pianta è da ricercare nelle foreste umide e tropicali. Nel Sudamerica, è anche conosciuta col nome di pianta del pavone, a causa dell’aspetto delle sue foglie che ricordano il piumaggio degli uccelli. Dal punto di vista simbolico, il significato della calathea è quello di un nuovo inizio: viene quindi donata quale buon auspicio in particolari momenti della vita di una persona. Infine, dobbiamo sapere che la Calathea insignis ha ricevuto un ambito riconoscimento dalla Nasa: questa specie si ritiene essere in grado di purificare l’aria di casa, contrastando l’inquinamento all’interno degli ambienti.

 

La calathea makoyana

La pianta proviene dal Brasile. La calathea makoyana ha foglie ovali e allungate, con striature verde chiaro e scure sul lato superiore. La pagina inferiore delle foglie è tra il bianco-rosato, con macchie rosso-violacee. Si tratta di una specie molto diffusa ed apprezzata, di cui esistono inoltre diverse varietà ibride.

La calathea orbifolia

La calathea orbifolia è originaria della Bolivia. La particolarità di questa specie è da ricercare nelle foglie molto grandi dalla forma tondeggiante, impreziosite da striature argentee.

 

La calathea ornata

Questa specie è originaria di Guyana e Colombia. Il suo fogliame si presenta con striature bianche su uno sfondo verde di tonalità scura, con un caratteristico picciolo lungo. Una varietà molto diffusa di calathea ornata, la sanderiana, presenta delle foglie con una sfumatura verde-marrone e delle striature rosse sulle nervature. I fiori della calathea ornata si contraddistinguono per le tonalità bianco-violetto: come vedremo nel paragrafo finale del nostro post, è però difficile raggiungere la fioritura in casa.

 

La calathea lancifolia

Come suggerisce il nome stesso, la calathea lancifolia si contraddistingue per le foglie lunghe, che ricordano nell’aspetto una spada. Dal punto di vista del colore, il fogliame non è troppo dissimile dalla già citata calathea makoyana: la parte superiore è verde chiaro con macchie verde scuro, mentre quella inferiore ha una nuance porpora. Questa specie è originaria del Brasile e non tollera le temperature al di sotto degli 11 gradi.

 

La cura della calathea

Per crescere rigogliosa, la calathea richiede la cura di alcuni aspetti fondamentali. Prima di tutto, la pianta non ama le temperature (minime) al di sotto dei 13 gradi circa. Il terreno ideale per questa pianta è un mix tra quello ricco, capace di trattenere l’umidità, ma allo stesso tempo drenante e traspirante. A questo scopo, possiamo usare del terriccio universale, terriccio per orchidee e della sabbia. La calathea non dev’essere sistemata in locali dove possa ricevere il calore da una fonte diretta. Per concimarla, possiamo usare il classico fertilizzante da pianta verde, circa 2-3 volte al mese durante la stagione vegetativa e 1 sola volta al mese in inverno. Il rinvaso della calathea si può fare ogni due, scegliendo un vaso che sia 2-3 dita più ampio del precedente: in questo modo, il rizoma sarà libero di svilupparsi correttamente. La potatura della pianta può essere limitata al semplice taglio alla base delle foglie secche. Infine, il fogliame va pulito regolarmente, con l’ausilio di un panno morbido e senza usare prodotti lucidanti.

 

Come va annaffiata la calathea?

Per sapere come va annaffiata la calathea, dobbiamo tenere presente che la pianta è originaria di luoghi dal clima umido. Durante l’intera stagione vegetativa, tra la primavera e l’autunno, dobbiamo assicurare due innaffiature per settimana. Nella fase di riposo vegetativo, invece, l’annaffiatura può avvenire ogni 7-10 giorni. Prima di innaffiare, accertiamoci sempre che il terreno sia sufficientemente asciutto (ma non arido). Per assicurare il giusto tasso di umidità alla pianta, possiamo ricorrere all’uso del nebulizzatore per un paio di volte la settimana. Infine, possiamo aggiungere un dito d’acqua nel sottovaso, sistemando un sottile strato di ghiaia sopra il quale sistemare il vaso.

 

Dove tenere la calathea?

Gli ambienti in mezz’ombra sono quelli ideali dove tenere la calathea: la pianta predilige infatti i luoghi in cui non vi sia l’esposizione diretta alla luce del sole. La calathea non tollera le correnti d’aria né il freddo, mentre predilige gli ambienti caratterizzati da un buon tasso di umidità. Quando la pianta non trova il livello di umidità gradito, presenta spesso le foglie secche o viene attaccata dalla cocciniglia o dagli acari. La calathea non ama neppure le escursioni termiche nell’arco di periodi brevi. Infine, ricordiamoci che la fioritura in appartamento è particolarmente difficile da ottenere, poiché la pianta deve entrare nella fase di riposo vegetativo per un paio di mesi nel corso dell’inverno. In quel lasso di tempo, la calathea andrebbe spostata in un ambiente pressoché buio, per poi essere riposizionata verso la fine della stagione nel suo posto abituale.