A piedi o in sella a una bici per scoprire una riserva unica, patrimonio Mab Unesco dal 2015. È il Delta del Po, un ecosistema terrestre, costiero e marino, fonte preziosa di biodiversità, noto nel mondo per i suoi paesaggi immortalati in oltre 500 tra film e documentari, da registi quali Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Michelangelo Antonioni, Alberto Lattuada, Mario Soldati, Pupi Avati, Ermanno Olmi e Carlo Mazzacurati. Un lembo di terra, tra fiume e mare, che ora, grazie a un importante pacchetto di interventi potrà diventare meta turistica di eccellenza per Emilia-Romagna e Veneto.
Di questo si è parlato oggi nel Castello Estense di Mesola, nel ferrarese, in un incontro dedicato al Progetto integrato per il potenziamento dell’attrattività turistica del Delta del Po presentato congiuntamente dalle Regioni Emilia-Romagna e Veneto e che ha ottenuto 55 milioni di euro di finanziamenti nell’ambito del Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici ed aree naturali del Ministero della Cultura (piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr).
La presentazione nel castello estense
A illustrare i dettagli del progetto, gli assessori regionali dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini (mobilità, trasporti, infrastrutture, turismo e commercio) e del Veneto, Cristiano Corazzari (territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca). Insieme a loro i presidenti del Parco del Delta del Po di Emilia-Romagna, Aida Morelli, e Veneto, Moreno Gasperini.
In totale sono 31 gli interventi di prossima realizzazione nel Delta, di cui 25 dell’Emilia-Romagna per 30 milioni di euro e sei del Veneto per 25 milioni.
“Siamo pronti a partire con un progetto che animerà un territorio ricco di fascino e storia-afferma l’assessore Corsini-. Percorsi sostenibili di spiccato interesse naturalistico, ma anche museale per apprendere e conoscere sempre meglio i meccanismi di un ecosistema delicato e fondamentale per la vita e lo sviluppo del territorio”.
“Con questi intervent i – prosegue l’assessore – promuoviamo un turismo ‘lento’ e rispettoso dell’ambiente che fa dell’esperienza il tratto principale di interesse. E questo grazie al lavoro di squadra tra due Regioni, Emilia-Romagna e Veneto, e all’attività degli enti Parco e dei Comuni, che ringrazio, che ha permesso di realizzare un progetto forte perché condiviso e integrato”.
“Una strategia – chiude Corsini – che dimostra ancora una volta l’importanza della concertazione per mettere a terra progetti utili e credibili”.
Il progetto
Tre le linee di azione lungo cui si articola il progetto integrato Delta del Po.
Il primo riguarda le ciclabili, con il potenziamento del sistema di mobilità lenta del Delta del Po per il collegamento turistico e di fruizione culturale e ambientale.
Il secondo, sul potenziamento dell’offerta storico-culturale, investe i cammini e le ciclovie in collegamento con il sistema museale e la rete fluviale per la fruizione dell’area del Delta del Po – Riserva di Biosfera Mab Unesco.
Infine, si prevede il potenziamento dei percorsi turistico-naturalistici ed escursionistici e del sistema di visita e di accoglienza.
Alla realizzazione degli interventi, di cui sono capofila le due Regioni, concorrono, quali soggetti attuatori, i due Enti Parco, i nove Comuni delle aree di parco della Regione Emilia-Romagna, Infrastrutture Venete e Veneto Strade.