L’ultimo allarme è stato lanciato dall’agenzia Climate X, secondo cui entro il 2050 diverse decine di luoghi e monumenti dal patrimonio culturale globale, tutelati dall’Unesco, potrebbero sparire o essere soggetti a danni irreparabili a causa di inondazioni, erosione costiera, frane, pericoli causati dal vento, tempeste e cicloni. La notizia conferma una volta di più l’importanza di agire in maniera concreta per contrastare il preoccupante fenomeno legato ai cambiamenti climatici e limitare gli effetti dell’azione umana sul nostro Pianeta. Un grosso ruolo in questo obiettivo è giocato dal riciclo degli imballaggi che sono più volte finiti sotto i riflettori negli ultimi anni per il loro potere inquinante. Su questo fronte buone notizie arrivano dagli ultimi dati Comieco – Consorzio nazionale per la raccolta e il recupero degli imballaggi cellulosici contenuti nel 29esimo Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia.

In base al report, lo scorso anno la raccolta differenziata di carta e cartone nel nostro Paese è cresciuta di quasi il 3% rispetto al 2022, raggiungendo la quota record di oltre 3,7 milioni di tonnellate. Un andamento che si è riflesso positivamente anche sul tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, arrivato al 92,3%, in netto anticipo sugli obiettivi Ue al 2030 (85%). Risultati ai quali ha contribuito la sensibilità in crescita tra i cittadini verso la raccolta differenziata: questi ultimi hanno conferito infatti nel 2023 mediamente circa 64 kg ciascuno, un risultato mai raggiunto in precedenza al quale ha concorso anche il risultato record messo a segno dal Sud che ha raggiunto in media i 50 kg/ab.

Guardando allo spaccato per macro-aree, il Nord si è confermato il bacino più consistente in termini di quantità con quasi 1,9 milioni di tonnellate raccolte, in crescita del 2,8% rispetto al 2022. La crescita è stata trainata da Veneto (più 9,9%), Emilia-Romagna (più 2,7%) e Liguria (più 8,1%). Il Centro è cresciuto complessivamente dell’1,5% su una raccolta totale pari a 871 mila tonnellate, con le migliori performance raggiunte da Lazio (più 2,7%), Toscana (più 1,5%) e Umbria (più 0,9%). Numeri positivi sono stati raggiunti anche al Sud che ha superato le 983 mila tonnellate raccolte con un incremento del 4,5%. L’unica regione in flessione rispetto al 2022 è risultata l’Abruzzo (meno 1,3%), mentre tutte le altre hanno migliorato le proprie performance. La Campania ha incrementato la raccolta del 4,5%, il Molise del 7,6% e la Puglia del 2,3%. La Sicilia, con un balzo del 9,9% sull’anno precedente (migliore performance italiana insieme al Veneto), da sola ha registrato più della metà dell’incremento dei volumi al Sud. In crescita è risultata anche la Sardegna (più 3,2%) che ha riconfermato la migliore performance pro-capite della macroarea.

Per il futuro, osserva Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco, “stimiamo che la raccolta differenziata di carta e cartone abbia ancora un potenziale di 700 mila tonnellate/anno, di cui oltre 400 mila al Sud. Per intercettarle”, prosegue, “stiamo lavorando con un piano di supporto ai Comuni del meridione che prevede un investimento di 3,5 milioni di euro. A questo”, conclude il direttore generale, “si aggiunge un ulteriore aumento della capacità di trattamento dei rifiuti cartacei a fronte degli investimenti sull’impiantistica generati dai cofinanziamenti del Pnrr: 58 progetti in fase di cantierizzazione, la maggior parte nell’area Centro-Sud del Paese”.