L’Unione europea ha stanziato 5,6 milioni di euro (18,312 milioni di dinari) per sostenere il progetto di riabilitazione e ammodernamento del Museo di Cartagine e dintorni. Ad annunciarlo e’ stato l’ambasciatore dell’Ue in Tunisia, Marcus Cornaro, durante una visita al museo di Cartagine accompagnato dall’ambasciatore di Francia in Tunisia, André Parant, dal ministro del Turismo Habib Ammar, responsabile ad interim del portafoglio degli affari culturali, dal sindaco di Cartagine, Hayet Bayoudh, dal direttore generale dell’Istituto nazionale del patrimonio, Faouzi Mahfouz, e da Amel Hashana, direttore dell’agenzia per la valorizzazione del patrimonio e la promozione culturale.

Si prevedono cambiamenti radicali nel Museo di Cartagine, a seguito del piano quinquennale iniziato lo scorso novembre 2020. Si tratta di modifiche nelle infrastrutture, nel funzionamento del museo, nei mezzi per promuovere il museo, oltre al lancio di progetti commerciali attorno alla struttura. Il sito della Cartagine romana – quella fenicia venne notoriamente rasa al suolo da Scipione Emiliano – che sopravvisse fino al VII secolo d. C, si trova di fatto alla periferia di Tunisi, sul golfo omonimo dell’attuale capitale, ed è una facile meta di visita anche per chi transitasse per poche ore nella città nordafricana.

L’obiettivo e’ rendere il museo di Cartagine una destinazione culturale e turistica di primo piano e a tutto tondo, in grado di attirare visitatori straniere ma anche famiglie e turisti tunisini. Il ministro Ammar ha detto che questo progetto “creera’ una nuova dinamica nella citta’ di Cartagine”, rafforzandone “l’aspetto storico e civile”. Da parte sua, l’ambasciatore dell’Ue a Tunisi ha espresso il sostegno dell’Europa a queste iniziative per cambiare la visione dei musei, integrandoli nel sistema economico del Paese e valorizzandone il patrimonio e l’aspetto storico.

La riabilitazione del museo e dei suoi dintorni, progetto denominato “Heritage 3000”, e’ stata affidata all’operatore Expertise France, in partnership con il ministero della Cultura francese e in stretta collaborazione con il ministero degli Affari culturali tunisino.