Quasi 9 italiani su 10 sono più propensi ad acquistare da aziende che generano un impatto positivo. In Italia e in Europa inizia ad essere sempre più centrale nelle strategie organizzative delle aziende l’adozione di una Purpose, la ragione fondamentale da porre alla base dell’esistenza stessa di un’azienda, che ne orienta le scelte, facendo emergere, allo stesso tempo, una visione più ampia rispetto all’impatto generato dell’attività aziendale sulle persone e sul mondo.
Le statistiche, in questo senso, parlano chiaro, rendendo conto di un boost performativo in tutte le realtà con un approccio Purpose-Driven. L’80% dei clienti europei, infatti, si dice più propenso ad acquistare da aziende e marchi che generano impatto positivo, sostenendo cause importanti, in Italia la percentuale sale addirittura all’87%. Un report di Deloitte & Forbes rivela un aumento del 64% nella retention e nella soddisfazione dei talenti e dei dipendenti in aziende impegnate da un punto di vista sociale e ambientale. Lo studio “Accelerating sustainable and inclusive growth for all”, condotto da McKinsey & Co., afferma una crescita potenziale del 56% per prodotti e servizi con indicazioni ESG.
Inoltre, secondo il Nonprofit tech for good Report, le nuove generazioni sono sempre più attente, nel quotidiano, alle tematiche di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale e questo si riflette nel modo in cui donano e si approcciano al terzo settore: Il 58% dei donatori ora preferisce fare donazioni online tramite piattaforme digitali, mentre il 35% utilizza i dispositivi mobili per le donazioni, un trend in crescita soprattutto tra le generazioni più giovani. Un altro aspetto importante è la trasparenza: l’85% dei donatori vuole sapere in che modo viene utilizzato il denaro donato e il 78% preferisce fare donazioni a organizzazioni che forniscono report dettagliati sull’impatto dei loro contributi.
Uno scenario quello appena descritto che mostra come sia in atto un grande processo di transizione verso pratiche d’impresa e stili di vita più attenti e responsabili, sia per le persone che per il pianeta.
Cents, un ecosistema di cause ad alto impatto sociale e ambientale
Proprio per accelerare il più possibile questa transizione, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto positivo generato da aziende, enti del Terzo Settore e comunità, nasce Cents, startup fintech innovativa che si occupa di corporate- e crowd- fundraising, ossia raccolta fondi da aziende e persone in supporto delle realtà del settore non profit. Proprietaria di una piattaforma che racchiude un ecosistema di Cause ad alto impatto sociale e ambientale, Cents facilita, in maniera immediata, tracciabile e rendicontabile, donazioni a scopo benefico attraverso i pagamenti e le transazioni su prodotti e servizi, sia digitali sia fisici.
La mission di Cents è sviluppare tecnologie innovative per spingere il cambiamento positivo a livello globale e unificare le attività quotidiane di aziende e milioni di persone in uno scopo condiviso, incorporando la generazione di impatto sociale e ambientale ovunque vi sia una transazione.
Fondata nel 2021 a Perugia, da Riccardo Valobra e Alessio Mazzalupi, allora studenti dell’università Bocconi, Cents è diventata operativa a partire da dicembre 2023, quando ha chiuso un round di investimento pre-seed da 1,15 milioni di euro, avendo la possibilità di potenziare lo sviluppo della propria tecnologia e di ampliare il team interno con l’innesto di figure manageriali giovani (tutte under 35) e ambiziose. Fondamentale alla chiusura positiva del round è stato l’ingresso come Co-founder e CTO di Claudio Cardinale.
L’attivazione di donazioni a impatto sociale e ambientale
Attraverso una piattaforma di donazioni end-to-end, la prima in Europa basata su un modello Impact-as-a-Service (IAAS), Cents permette l’attivazione di donazioni a impatto sociale e ambientale, andando a connettere le aziende e i brand (insieme con le loro comunità). tra cui e/q-commerce, banche, istituti di credito e finanziari, payment system providers, ecc.. con una vasta rete di organizzazioni non profit (più di 60, nazionali e internazionali), semplificando l’identificazione e la selezione delle Cause, insieme alla simultanea verifica e rendicontazione dei processi di raccolta fondi (così da garantire totale trasparenza) e fornendo dati chiave sull’impatto generato per il Bilancio di Sostenibilità di Società Benefit, B-Corp (anche in fase di certificazione), ma anche Società quotate o a emissione informativa volontaria.
Le organizzazioni non profit, dall’altra parte, possono utilizzare Cents per aumentare i volumi di raccolta fondi, raggiungendo e fidelizzando sempre più donatori attraverso canali digitali e fisici alternativi.
Oggi la piattaforma raccoglie circa 180 progetti a impatto sociale e ambientale, inglobando l’attività di oltre 60 enti del terzo settore, tra cui figurano operatori nazionali e internazionali come Save the Children, Oxfam, World Food Program, Trees.org, Telethon, ma anche realtà più piccole posizionate con le loro attività a livello locale – tra queste The Black Bag, Fondo Forestale Italiano e tantissimi altri.
La piattaforma sfrutta, inoltre, un complesso motore di intelligenza artificiale, basato su un modello machine learning prodotto in-house, per rivoluzionare l’esperienza di donazione, rendendola “donor centric”. Attraverso un sistema di raccomandazione (‘Cause Recommendation System’) basato sui behavioural data degli utenti, si punta a far sì che chi dona lo faccia supportando Cause e progetti in linea con i propri valori, interessi e disponibilità economiche – in modo tale da massimizzare sia la soddisfazione della persona al compimento dell’atto benefico, sia l’impatto complessivo delle donazioni.
La piattaforma personalizza le esperienze di donazione
La tecnologia di Cents, una volta identificate insieme al partner le cause da sostenere, (scelte in linea ai valori e la mission aziendali), permette la creazione di esperienze di donazione personalizzate, andandosi a integrare senza soluzione di continuità ovunque sia presente una transazione e non solo, prevedendo vari scenari e casi d’uso.
“Alla costruzione dell’esperienza di donazione” – raccontano a Green&Blue i founder – “affianchiamo anche il supporto, attraverso il nostro team di esperti, nella comunicazione delle iniziative sia lato corporativo, sia sulle attivazioni di marketing etico, oltre a portare avanti attività di engagement sulle comunità (clienti e dipendenti)”.
La startup fornisce alle aziende dati di performance ESG
Insieme all’attivazione dell’integrazione e prima di mettere a disposizione la rete degli enti non profit, Cents si occupa di tutto il processo di onboarding delle organizzazioni, certificandone l’attività attraverso una rigorosa due-diligence.
“Oltre alla verifica dei flussi di donazione che permette di tracciare i fondi dalla prima immissione fino all’effettiva allocazione a livello di progetto” – proseguono i founder di Cents – “forniamo alle aziende (di conseguenza alle community) dati sull’impatto generato e indicatori di performance ESG in linea con i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, uniformati anche con i requisiti stabiliti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)”.
Cents, quindi, si rivolge con la propria soluzione software end-to-end alle aziende che vogliono generare impatto positivo in maniera trasparente sulle comunità, rendendo immediato, tracciabile e rendicontabile l’accesso alle pratiche di responsabilità sociale e di sostenibilità ambientale, ma anche ai framework di rendicontazione ESG. Allo stesso tempo, si rivolge alle organizzazioni che operano nel terzo settore, aumentandone la visibilità, la raccolta fondi e l’impatto ottenuto, permettendo loro di raggiungere e ingaggiare milioni di nuovi donatori.
Al momento Cents è concentrata sui processi di validazione, continuando a sviluppare l’infrastruttura della piattaforma e proseguendo nel processo di onboarding di nuove organizzazioni. L’obiettivo ulteriore è quello di aumentare i flussi e i volumi delle donazioni, attivando sempre più partnership trasformative in Italia, puntando all’Europa.