È cominciato il test di prova generale dell’Universal Beijing Resort, il grande albergo-parco a tema che sta per essere inaugurato a Pechino. Preceduto da tre mesi di stress test, il periodo – poco meno di tre settimane – comporta l’apertura dei due alberghi, del parco Universal Studios Beijing e dell’Universal CityWalk per i soli ospiti invitati, scelti dalla proprietà, dagli sponsor o dai partner della struttura. I pareri raccolti serviranno ad apportare correttivi e migliorie, in vista dell’apertura fissata per il 20 settembre, data che quest’anno coincide con la festa di metà autunno, festività collegata alla tradizione cinese (ma anche coreana e vietnamita) che coincide con il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare, e quest’anno si celebra tra il 19 e il 21 settembre.

Situato nel distretto Tongzhou di Pechino, l’Ubr è il quinto parco a tema Universal Studios a livello globale, il terzo in Asia e il primo in Cina: gli altri si trovano a Hollywood, Orlando (Florida), Osaka e Singapore. Al momento, è il più grande del mondo, copre 4 km quadrati e contiene sette “terre” a tema, 37 strutture ricreative e attrazioni tematiche, dedicate a personaggi o brand cinematografici come Harry Potter, Jurassic World, i Minions, Kung Fu Panda, Transformers o Waterword, le ultime pensate specificamente per il mercato interno.

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I turisti che non possiedono un biglietto possono visitare l’Universal CityWalk, dove troveranno ad attenderli 21 ristoranti, sette punti vendita a tema e distributori automatici mobili, oltre a un cinema e spettacoli dal vivo. Secondo Tom Mehrmann, presidente e direttore generale di Beijing International Resort Co. Theme Park and Resort Management Branch, l’Ubr “aumenterà la durata dei soggiorni a Pechino e darà alla popolazione di tutta la Cina un altro motivo per visitare la città”, diventando un grande punto di riferimento nella capitale.

“La Ubr guiderà direttamente lo sviluppo delle industrie, tra cui quelle legate alle attività ricreative, alla ristorazione, agli alloggi e alle vacanze”, ha affermato Dai Bin, presidente della China Tourism Academy. Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Il progetto, che ad oggi ha creato oltre 10mila posti di lavoro, è una buona notizia per l’industria del turismo. Secondo Dai, sarà in grado di stimolare il mercato di questo settore, aumentare l’occupazione, guidare la ripresa del mercato e la rivitalizzazione industriale. Il tutto si accompagna ad analisi secondo cui nel 2022 il trasporto aereo interno in Cina potrebbe già tornare a livelli pre-Covid.

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Vittima della primissima ondata del Covid, la Cina si è poi difesa molto bene dalle successive. Solo qualche caso sporadico, grazie a confinamenti e quarantene, e a forti limtazioni agli arrivi internazionali. Per quanto riguarda l’accesso al neonato parco, i primi ad esservi entrati – tra cui i rappresentanti dei media – hanno dovuto dichiarare di non presentare sintomi del virus e sono stati fatti passare sotto le videocamere termiche.