Colmare il divario tra innovazione e industrializzazione. Con questo obiettivo è stata presentata ieri, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, la coalizione di Cleantech for Italy, che riunisce i principali attori dell’ecosistema dell’innovazione cleantech italiano per accelerare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie pulite in Italia. L’obiettivo è tracciare una traiettoria di sviluppo che coniughi competitività, sicurezza energetica e creazione di nuove opportunità di sviluppo industriale per il Paese.
La nuova stagione di dazi e barriere commerciali annunciata dall’amministrazione Trump ha il potenziale di rappresentare un passaggio di fase nell’economia globale, risultando in un riassestamento strutturale delle catene del valore, con impatti trasversali su molteplici settori. Questo scenario si aggiunge a sfide complesse per l’industria italiana, quali l’aumento dei costi energetici, la contrazione della produzione industriale e le crescenti tensioni sulle catene del valore. In questo contesto di crescente instabilità e frammentazione geopolitica, il sistema produttivo europeo – e italiano in particolare – si trova di fronte a una duplice sfida: da un lato, proteggere la propria base industriale da shock esterni e dipendenze eccessive; dall’altro, cogliere l’opportunità di ridefinire il proprio modello competitivo lungo direttrici più sicure, sostenibili e tecnologicamente avanzate. Il cleantech rappresenta una leva strategica rilevante per rafforzare e rilanciare il tessuto produttivo nazionale, anche in virtù della solida base industriale e dell’alta qualità della ricerca scientifica condotta in questo settore.
I partecipanti alla coalizione
Cleantech for Italy è un’iniziativa lanciata nel 2024 col supporto di Breakthrough Energy, la fondazione di Bill Gates sul clima, e della European Climate Foundation. Ad oggi la coalizione riunisce università e centri di ricerca (Istituto Italiano di Tecnologia, Politecnico di Torino), aziende innovatrici (Daze, Enapter, Energy Dome, Magaldi Green Energy, Novac, Sinergy Flow, SQIM, Tau Group, WSense) e fondi di investimento (360 Capital, Ambienta SGR, Coreangels Climate, Eureka! Venture SGR, Maia Ventures, MITO Technology, Neva SGR, Primo Capital SGR).
“L’Italia possiede un patrimonio di competenze e un potenziale straordinario di innovazione nel cleantech,” ci spiega Federico Cuppoloni, Direttore di Cleantech for Italy. “Dobbiamo però colmare il divario esistente tra l’innovazione e l’industrializzazione: l’Italia sta sviluppando un’importante rete di fondi di investimento dedicati alle prime fasi di sviluppo tecnologico, con oltre un miliardo di euro investito dal 2019 a oggi, ma manca l’infrastruttura finanziaria e normativa che possa consentire alle imprese innovatrici italiane di scalare ed essere competitive a livello globale.”

Cleantech for Italy si propone come piattaforma di riferimento per tutti gli attori dell’ecosistema cleantech italiano, con l’ambizione di favorire lo scambio tra gli attori della coalizione, i decisori pubblici e i leader industriali. L’obiettivo è stimolare sinergie e collaborazioni che accelerino l’adozione di tecnologie pulite e la creazione di strumenti finanziari innovativi adatti a supportare le fasi critiche di industrializzazione delle soluzioni cleantech emergenti.
Il manifesto
Durante l’evento è stato anche presentato il Manifesto di Cleantech for Italy, documento programmatico che definisce gli obiettivi e le priorità strategiche della coalizione. Il confronto con l’intergruppo parlamentare per lo sviluppo sostenibile ha reso evidente come per tutte le parti politiche sia cruciale il ruolo delle politiche industriali per sostenere la crescita del cleantech e delle sue importanti ricadute in termini di sostenibilità, competitività e occupazione. In questo contesto, il lancio della coalizione è solo il primo passo di un percorso che prenderà forma nei prossimi mesi, grazie anche al lavoro della coalizione di Cleantech for Italy e alla progressiva adesione di altri soggetti dell’ecosistema dell’innovazione italiano. “L’Italia ha oggi l’opportunità di posizionarsi come protagonista nell’industria del futuro, valorizzando il proprio patrimonio industriale e scientifico per guidare lo sviluppo delle tecnologie pulite,” ha aggiunto Michele Torsello, Head of Policy and Strategy di Cleantech for Italy. “Accelerare su questa traiettoria significa rafforzare la competitività del Paese, consolidare la sicurezza energetica e generare nuova occupazione qualificata, costruendo le basi di una autonomia strategica.”
Federico Cuppoloni parteciperà al Festival di Green&Blue 2025, che si terrà al Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano dal 5 al 7 giugno 2025. Il claim di quest’anno è “Ripartiamo da zero – I numeri per il futuro del pianeta”. In programma, tre giorni di discussioni, conferenze, spettacoli dal vivo, workshop, exhibit e think tank per discutere, numeri alla mano, il futuro del pianeta. Con oltre cento ospiti italiani e internazionali. Partecipa anche tu.