Già oltre 90 mila firme in cinque giorni. Corrono veloci, con altre 20 mila firme che si sono aggiunte anche di domenica, le adesioni alla lettera appello, fatta sua daGreen&Blue con una petizione online, lanciata dagli scienziati del clima e rivolta alla politica italiana per far sì che la crisi climatica venga posta in cima all’agenda politica in vista del voto di settembre. L’idea di un “voto per il clima” sta coinvolgendo sempre più cittadini italiani e sindaci che nelle ultime ore hanno firmato la petizione lanciata mercoledì scorso chiedendo che la lotta al surriscaldamento globale diventi “una priorità assoluta nel prossimo programma di governo”. Fondamentale il sostegno arrivato ieri da nove sindaci impegnati nelle loro rispettive città a centrare gli obiettivi della Agenda 2030 Onu. A firmare l’appello Giorgio Gori (Bergamo), Matteo Lepore (Bologna), Dario Nardella (Firenze), Giuseppe Sala (Milano), Sergio Giordani (Padova), Roberto Gualtieri (Roma), Matteo Biffoni (Prato), Michele Guerra (Parma) e Stefano Lo Russo (Torino), tutti alla guida dei comuni italiani selezionati dalla Commissione Europea per la missione “Climate-neutral and smart cities al 2030”.


Con il loro appoggio ribadiscono che “l’Italia ha bisogno di una coraggiosa svolta ambientale che consideri la crisi climatica come un problema prioritario da affrontare, perché mina alla base il nostro futuro, le comunità che rappresentiamo, i territori e l’economia. Aderiamo con convinzione alla petizione”. Il tempo dell’azione “è ora” scrivono i sindaci sottolineando la necessità di “condividere insieme ai cittadini un patto sociale, che metta al centro il contrasto ai cambiamenti climatici” e per questo servono “programmi politici che presentino proposte chiare e approfondite su questi temi e una pronta azione del prossimo governo per la lotta alla crisi climatica e ai suoi impatti” chiosano aggiungendo di voler incontrare gli scienziati promotori per avviare “un lavoro comune verso il cambiamento”.


Anche per Laura Boldrini, deputata del Pd e presidente del Comitatodella Camera sui diritti umani nel mondo, che ha sottoscritto l’appello, “i temi ambientali devono entrare con decisione nei programmi elettorali. Ritengo che tutti i partiti politici impegnati nell’elaborazione delle proposte abbiano il dovere di leggere con attenzione questa lettera, condivisa già da migliaia di persone “. Sui social, nel frattempo, sempre più associazioni, enti e media stanno aderendo alla petizione degli scienziati, fra i quali anche i canali informativi della Protezione Civile. Nel rilanciare l’appello appena firmato, Padre Enzo Fortunato ed Ermete Realacci, usano infine le parole con cui aprirono il loro Manifesto di Assisi: “La stessa responsabilità e determinazione ci spinge a sottoscrivere un voto per il clima pensando alle giovani generazioni ma anche all’appello della Laudato si”.