Siccità, inondazioni, innalzamento del livello del mare lungo le zone costiere, impatto sulla biodiversità, sull’economia e soprattutto sulla salute degli abitanti del pianeta. Le conseguenze dei cambiamenti climatici si stanno ripercuotendo su molti aspetti della nostra vita, ma quello che ancora non è chiaro è la velocità con cui stanno alterando le nostre esistenze. A chiarire meglio le idee e a capire cosa sta succedendo c’è un nuovo studio condotto da un team di scienziati del Centro norvegese CICERO per la ricerca internazionale sul clima e pubblicato sulla rivista Nature Geoscience. Secondo i ricercatori se non si agirà in fretta nei prossimi due decenni, il 70 per cento della popolazione mondiale potrebbe sperimentare rapidi tassi di cambiamento nelle temperature e negli eventi estremi.

Uno studio innovativo

Guidati da Carley Iles, i ricercatori hanno esaminato vari scenari sulla base dei dati raccolti negli anni passati sia sulle temperature, che sul tasso di precipitazioni e gli eventi climatici estremi. Proprio su questo punto lo studio è considerato diverso dalle ricerche precedenti concentrate soprattutto sulla previsione delle alterazioni che conducono agli eventi meteorologici estremi. Questa volta invece i ricercatori del centro norvegese hanno analizzato anche il tasso di cambiamento e quanto questo influisca sui possibili danni nei prossimi venti anni. Sono arrivati alle conclusioni utilizzando come metodo di analisi grandi sistemi di simulazione dei modelli climatici.

In questo modo il team ha potuto esaminare i vari gradi di impatto sulla vita del pianeta, seguendo i tassi di variazione sia delle temperature che delle precipitazioni e gli eventi climatici estremi. Sempre nei prossimi due decenni. Emerge così che in uno scenario di emissioni elevate, il 70 per cento della popolazione mondiale, in particolare gran parte delle zone tropicali e subtropicali, potrebbe sperimentare cambiamenti repentini degli eventi estremi. Secondo gli autori dello studio, il continuo riscaldamento climatico è associato a una serie di impatti gravi e dannosi e solo se verranno implementate forti misure di mitigazione per ridurre le emissioni di gas serra, il 20 per cento della popolazione mondiale potrebbe subire le conseguenze più gravi. Altrimenti, se si continuerà a vivere e produrre secondo i modelli attuali, la situazione potrà solo peggiorare.