Questa pianta erbacea, originaria del Sudafrica, deve il suo nome alla duchessa inglese Charlotte Clive, alla quale il botanico John Lindley dedicò questo genere. La clivia si distingue per le sue splendide foglie di color verde brillante, dalla caratteristica forma allungata, che raggiungono il metro di lunghezza. La pianta non è in alcun modo rustica ed è tossica in ognuna delle sue parti.

A differenza di tante altre piante appartenenti alla stessa famiglia, quella delle Amarillidacee, la clivia non ha alcun bulbo: la pianta si contraddistingue invece per avere delle radici rizomatose. La propagazione di questa pianta può quindi essere effettuata a partire dalla divisione in cespi, oppure, dalla raccolta, pulizia e messa a dimora dei semi ottenuti dai frutti della pianta. Nel secondo caso, dobbiamo tenere presente che per giungere a maturità con una buona fioritura, la pianta richiede solitamente almeno cinque anni.

 

Colori dei fiori

La clivia ha fiori dai colori particolarmente intensi, con forma a tubo o a imbuto, con sfumature delle tonalità che passano dal rosso all’arancione o, in alcune varietà, anche di colore giallo e arancione o, ancora, arancione-corallo. Per gli esemplari coltivati in vaso, la fioritura prende il via in primavera e ha un ciclo di vita breve: dopo pochi giorni, i fiori vecchi lasciano spazio a quelli nuovi. Ricordiamoci di asportare le fioriture appassite e di eliminare lo stelo alla conclusione del periodo della fioritura.

Coltivazione in giardino: come fare e consigli utili

Possiamo dedicarci alla coltivazione in giardino della clivia solo nelle aree del nostro paese in cui il clima è caldo e con un adeguato livello di umidità. Quando le temperature minime scendono al di sotto dei 13 gradi, infatti, non possiamo fare a meno di ricoverare la pianta in un ambiente interno. La coltivazione in piena terra di questa pianta richiede inoltre la disponibilità di un terreno ricco, ma anche drenante per evitare ristagni idrici a livello delle radici.

Come coltivare in vaso

Per la coltivazione in vaso della clivia, dobbiamo ricordarci che la pianta ha delle radici rizomatose particolarmente fitte e grosse. L’apparato radicale dev’essere stressato il meno possibile: ecco perché il rinvaso andrebbe fatto al massimo ogni 2 anni, solo quando le radici hanno esaurito lo spazio per svilupparsi. Il contenitore ideale per un solo cespo di clivia dovrebbe essere grande circa 20 centimetri. Scegliamo un terreno sufficientemente ricco e drenante, aggiungendo un po’ di corteccia e di sabbia, in modo tale da assicurare una buona traspirazione. Per offrire il giusto livello di umidità alla pianta, sistemiamo uno strato di ghiaia nel sottovaso e assicuriamoci di lasciare sempre un dito di acqua: prestiamo però attenzione che non entri mai in contatto col fondo del vaso.

Come prendersene cura

Dal punto di vista della potatura, non richiede particolari cure al di fuori della normale rimozione delle foglie rovinate. È per contro molto importante assicurare un costante livello di umidità, ricorrendo anche alla nebulizzazione di acqua sulle foglie. Ricordiamoci di concimare almeno 2 volte al mese la pianta, tra la primavera e l’estate, usando un fertilizzante liquido. La clivia si sviluppa nel migliore dei modi quando trova una temperatura estiva compresa tra i 20 e i 30 gradi e il giusto tasso di umidità e, viceversa, una minima invernale attorno ai 15 gradi.

Esposizione ideale: dove posizionarla

Questa pianta erbacea ama in modo particolare la luce, sebbene non gradisca l’irraggiamento solare diretto. Per sapere dove metterla con precisione, dobbiamo osservare l’orientamento delle foglie: se tendono ad allinearsi in verticale, sono alla ricerca di una maggior quantità di luce. La pianta predilige gli ambienti ben ventilati, seppure non debba essere esposta in alcun modo alle correnti d’aria. Con l’arrivo della stagione calda, gli esemplari coltivati in casa possono essere spostati all’aperto, a patto però di trovare loro uno spazio riparato dal soleggiamento diretto.

Parassiti e malattie

I sintomi di malessere della clivia sono principalmente riconducibili ad errori nell’esposizione, oppure, nell’irrigazione. Nel primo caso, la luce diretta del sole provoca un cambiamento di colore delle foglie, che tendono a diventare più scure. Nel secondo caso, invece, il fogliame assume una colorazione di tonalità gialla. Questa pianta erbacea può essere colpita da due tipi di cocciniglia: la cotonosa e quella bruna. Nel primo caso, le pagine inferiori delle foglie presentano delle macchie di colore bianco, mentre nel secondo, l’infestazione si manifesta – sempre sul lato inferiore del fogliame – con delle macchie di color marrone. Per eliminare le cocciniglie, usiamo un batuffolo di ovatta con dell’alcol o, nel caso di infestazioni più importanti, possiamo ricorrere ad un prodotto specifico per questo tipo di parassiti.