A Bari aumenta il feeling con l’elettrico. Anzi, raddoppia. Le colonnine per la ricarica delle auto elettriche presenti in città passeranno nei prossimi mesi dalle 36 attuali a 78: così il Comune potenzierà il servizio in luoghi strategici del capoluogo pugliese e nelle aree più periferiche. E non si tratta di un’iniziativa isolata, ma di una precisa strategia: investire sempre più sulla mobilità sostenibile, accanto a parcheggi di scambio, sharing di monopattini e tra poco anche di bici, nuove piste ciclabili e il progetto di bus rapid transit.
Le colonnine per la ricarica elettrica sono della società Enel X Mobility: l’accordo con il Comune è stato siglato con un protocollo del 2011 per l’iniziativa europea “Smart city”. Ed entro la prossima primavera la rete diventerà ancor più capillare, con 42 nuove postazioni, e più efficiente: le colonnine di ricarica già presenti saranno sostituite con altre di tecnologia più avanzata. Delle 42 che saranno introdotte, otto saranno di tipo Hpc: garantiscono una ricarica ultraveloce da 350 kilowatt (bisogna aspettare tra i 10 e i 20 minuti in base al veicolo). Quattordici saranno invece Pump, cioè con una ricarica veloce da 50 kilowatt (il tempo d’attesa va dai 20 ai 40 minuti) e altre 20, infine, del tipo Pole, più lenta, da 22 kilowatt e un tempo d’attesa dai 45 minuti alle due ore.
Si trovano in quasi tutti i Municipi della città, “in corrispondenza di contesti urbani differenti proprio per testarne efficacia e reale utilizzo”, spiegano dal Comune. Nei park&ride, per esempio, o vicino ai luoghi più frequentati come la prefettura, la questura, la stazione ferroviaria, gli uffici regionali e comunali, il Policlinico e la Fiera del Levante, oltre che nelle principali arterie e nei pressi di spiagge e parchi.
“Il servizio negli anni si è evoluto molto rapidamente, seguendo le indicazioni del mercato che vedono aumentare le vendite dei veicoli elettrici”, racconta l’assessore comunale alla Mobilità, Giuseppe Galasso. E fornisce un dato significativo: le immatricolazioni di auto elettriche in provincia di Bari, secondo le statistiche del Portale dell’automobilista, sono 32 nel 2019, 75 nel 2020 e 234 nel 2021. “Sono numeri importanti – fa notare l’assessore – che vanno tenuti in considerazione con un opportuno adeguamento dei relativi servizi e di politiche che favoriscano la circolazione urbana di questi veicoli a basso inquinamento”.
Perché proprio quello della mobilità sostenibile è un tema caro in città: “Siamo consapevoli, nell’ottica di tutelare la salute e l’ambiente, che il trasporto continua a contribuire all’inquinamento atmosferico, all’aumento delle emissioni di gas serra e a numerosi impatti ambientali. Lo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile, anche attraverso la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica, contribuirà alla diffusione di veicoli a trazione elettrica o ibrida a contrasto proprio dell’inquinamento”.
Il monitoraggio sul Pm10 in città è effettuato da Arpa Puglia, con cinque centraline dislocate nel capoluogo. E come indicato nell’ultimo report dell’agenzia regionale risalente a gennaio, a Bari, dal 2014, non si supera la soglia dei 35 superamenti annuali del livello minimo di Pm10 nell’aria. “Questo dato non ci deve certamente far stare tranquilli – continua l’assessore Galasso – Si tratta di un impegno costante che dobbiamo avere anche a fronte di un progressivo ritorno al mezzo privato, dettato dalla paura post-pandemia. Sugli incentivi alla mobilità sostenibile e pubblica c’è un gran lavoro da mettere in campo per tornare ai livelli del pre-Covid”.
Al momento non si pensa comunque a limitazioni per i veicoli diesel nel centro cittadino, come accaduto in altre grandi città, ma “stiamo invece provando a lavorare sull’efficienza del trasporto pubblico urbano e sull’aumento dei parcheggi di scambio a ridosso degli ingressi di Bari, così da avere meno auto in città”.