Il caro bollette è il nuovo incubo delle famiglie italiane che subiscono le conseguenze della tensione sui prezzi delle materie prime, innanzitutto del gas. Un argomento che sta a cuore a tutti è quello di poter risparmiare sul costo dell’energia elettrica, del gas, per le utenze telefoniche e la connessione alla rete. Cambiare fornitore è così complicato, che spesso si rimane con lo stesso gestore per anni, pagando di più. “Alcune volte molto di più” assicura Marco Tricarico Ceo e fondatore con Redi Vyshka e Francesco Laffi, di Switcho, una startup che funziona come una sorta di assistente personale al risparmio. Carichi la tua bolletta sull’app o sul sito, dal computer, tablet o telefonino e nel giro di poco tempo ti arriva la risposta di quanto potresti risparmiare se cambiassi fornitore. Switch, appunto. Cambiare. 

La bolletta su misura

Tutto funziona grazie a un algoritmo che legge la bolletta, anche nelle sue parti più misteriose. “Noi carichiamo i dati, di solito sono le bollette, che ci arrivano dagli utenti che chiedono la nostra consulenza. Poi il sistema è in grado di analizzare non solo i consumi, ma anche tutte quelle voci di costi fissi difficili da interpretare e che spesso scoraggiano anche i più convinti risparmiatori”, spiega Tricarico “la fase successiva è di trovare nel nostro database le offerte migliori rispetto alla situazione di partenza. Sì, perché il sistema confronta i parametri della bolletta di partenza con quelli offerti sul mercato, al netto delle promozioni.

Una volta trovata la tariffa migliore si quantifica il risparmio effettivo e si invia la risposta entro pochi minuti direttamente sul telefonino o sul sito. Se è accaduto che la tariffa dell’utente fosse già quella giusta? Certo e ovviamente glielo diciamo senza problemi”.

300 euro in media all’anno in meno

Marco Tricarico prima di dedicarsi alla startup lavorava in una società di consulenza. Ed è li che ha conosciuto Vyshka e Laffi, il più grande ha 37 anni. Era il 2019 quando, con alle spalle laurea in ingegneria e economia, hanno deciso di diventare analisti e consulenti per aiutare i consumatori a dare un taglio alle bollette di luce, gas, internet e telefonia. Così è nato Switcho: hanno iniziato in tre, ora il team è composto di 40 persone. “Abbiamo calcolato che in questi anni siamo riusciti a fare risparmiare ai nostri clienti in media 300 euro all’anno. Per un totale di oltre 2 milioni di euro di risparmio. Solo tra settembre 2021 a marzo 2022 abbiamo analizzato 70 mila bollette”.

Non male per un servizio che al consumatore non costa nulla. “Sì, perché il nostro guadagno è con le aziende – precisa Tricarico – non con i clienti. Noi offriamo una consulenza solo via web. Niente telefonate, a meno che non sia il cliente a chiederlo espressamente”. Altri servizi? “Se dopo aver analizzato le nostre proposte di risparmio l’utente vuole cambiare fornitore, possiamo occuparci noi del trasferimento. A fare switch appunto. Una parte del team si occupa della burocrazia e della parte amministrativa per conto del cliente. Da poco abbiamo inserito anche il servizio della voltura delle utenze nel caso di un trasloco”.

Gli errori più comuni

La passività è l’errore più comune degli utenti italiani“, dice senza mezzi termini Tricarico. Districarsi tra un’infinità di opzioni disponibili sul mercato per le utenze domestiche, ma anche per le aziende è complicato, senza contare il tempo speso per affrontare i passaggi burocratici.  “Ed è per questo motivo che in Italia il 60% delle famiglie tende a non cambiare operatore per anni, addirittura per decenni. Questo, i fornitori di energia lo sanno e hanno un sistema di fidelizzazione del cliente al contrario: il prezzo che si sottoscrive con il contratto rimane fisso solo per i primi 12-24 mesi, poi alla fine di quel periodo la tariffa non è più conveniente.  Abbiamo visto contratti attivati 10-15 anni fa, quando le tariffe del costo dell’energia erano la metà. Il gas ad esempio costava 0,30 centesimi, non 1 euro come oggi. In  certi casi, cercando soluzioni ‘su misura’ siamo riusciti a tagliare la bolletta perfino del 50%“. 

 

I creatori di Switch fanno l’esempio dei proprietari di una seconda casa. Spesso, raccontano, non fanno una ricerca puntuale delle tariffa più vantaggiosa per quel tipo di situazione. In questo caso, spiegano, la soluzione migliore sarebbe di trovare un fornitore che offra migliori condizioni su quella parte della bolletta dei cosiddetti “costi fissi” e non di quelli variabili, ossia sui consumi appunto che saranno più ridotti rispetto alla casa in cui si vive normalmente. “Spesso invece le persone fanno la scelta opposta: puntano tutto sulla promessa del risparmio senza verificare che questo ci sia davvero. Trovandosi poi con una bolletta più alta” spiega Tricarico che sottolinea”per questo motivo essere un utente passivo può dunque costare caro“. Come può costare caro accettare le tariffe che vengono offerte al telefono.

 

A Switcho sono convinti che comparando, analizzando, studiando le tariffe offerte che cambiano di continuo si può risparmiare. I consumatori, raccomandano, devono essere “soggetti attivi”. E nel futuro? Dopo le bollette sui consumi domestici, l’app e il suo algoritmo saranno in grado di capire se la nostra assicurazione, mutuo, servizio di pay tv sono davvero vantaggiosi. O se varrà la pena cambiare per risparmiare.