In un modello di produzione che fa largo ricorso all’assemblaggio di componenti provenienti da terze parti, essere sostenibili non è semplice. Le aziende produttrici non solo devono garantire che ciò che esce dai loro centri di produzione soddisfi i criteri di sostenibilità, ma devono assicurarsi che ciò valga lungo tutta la supply chain, dal più piccolo fornitore fino ai partner di logistica e commerciali.
È importante che tutti gli attori coinvolti aderiscano a una strategia comune di condivisione delle responsabilità sull’ambiente e sul sociale, ormai imprescindibile. In primo luogo, perché nei bilanci di sostenibilità, che dal 2024 diventeranno obbligatori per tutte le aziende con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio annuo di almeno 43 milioni, si devono riportare prove concrete di questo impegno su tutta la catena di fornitura e, in seconda battuta, perché l’anello finale della catena, l’azienda cliente, sta già scegliendo i propri fornitori in base ai loro sforzi concreti in ottica sostenibile.
ABB – leader mondiale nell’elettrificazione e nell’automazione – si pone l’obiettivo di consentire un futuro più sostenibile ed efficiente in termini di risorse. Un obiettivo che si persegue in attraverso iniziative reali ma che, soprattutto, si manifesta nello sviluppo delle sue soluzioni, frutto del mix tra un forte know-how ingegneristico, prodotti di eccellenza e una profonda vocazione alla transizione digitale, sia per la produzione, sia per la gestione dei prodotti.
I quattro pilastri della strategia ABB 2030
Con la strategia ABB 2030, l’azienda ha definito un approccio sostenibile al business da estendere a tutta la sua supply chain per raggiungere – insieme a fornitori, partner e clienti – i ben noti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) indicati dalle Nazioni Unite. Gli sforzi vengono ampiamente documentati nel rapporto di sostenibilità annuale di ABB, indicando quali dei 17 obiettivi raggiungono.
La strategia si sviluppa a partire da quattro pilastri. In primo luogo, l’azienda intende contribuire a sviluppare una società a basse emissioni di CO2, e ciò significa lavorare con partner e clienti per ridurre ed evitare le emissioni puntando a raggiungere l’obiettivo zero emission entro il 2030.
Preservare le risorse naturali è il secondo dei pilastri della strategia di ABB. Per questo occorre favorire l’economia circolare, concepire prodotti e soluzioni a basso impatto lungo tutta la loro vita – fino alla dismissione – ridurre scarti e rifiuti e spingere sul riciclo. Poiché la sostenibilità non è solo ambientale, poi, ABB si impegna anche a promuovere il “progresso sociale” creando ambienti di lavoro sicuri, giusti e inclusivi e lavorando con il proprio ecosistema con iniziative di impatto sulla comunità. E, infine, ABB promuove un messaggio di integrità e trasparenza lungo tutta la sua catena del valore.
L’impegno espresso nel bilancio di sostenibilità ABB del 2022 è di continuare a lavorare insieme ai principali fornitori di primo livello, che rappresentano circa il 70% dei costi di fornitura, per ottenere una riduzione del 50% delle loro emissioni di gas serra entro il 2030. E sono anche stati fissati degli obiettivi a medio termine per ridurre ed evitare le emissioni lungo tutta la supply chain entro il 2025.
Interventi risolutivi presso Enel e Fiorentini
È importante, infine, sottolineare che tutte le iniziative devono impattare direttamente sulla strategia d’offerta di ABB, essendo la sostenibilità profondamente integrata nel modello di business del Gruppo, da qualche decennio. Un impegno che fa sì che questa impronta si trasferisca con risultati concreti sul cliente finale. Come nel caso dei quadri ecoGIS che utilizzano il gas AirPlus, valida alternativa all’SF6, l’esafluoruro di zolfo (SF6), gas isolante 23500 volte più inquinante del CO2, scelta da Enel.
Ma anche grazie alla digitalizzazione è possibile supportare le aziende a raggiungere i traguardi di sostenibilità. È il caso di Fiorentini – uno dei principali produttori italiani di snack – che ha scelto di utilizzare ABB Ability Energy Manager per monitorare un centinaio di dispositivi intelligenti e controllare la distribuzione dell’energia elettrica nel suo stabilimento di Trofarello, vicino a Torino. La piattaforma sta supportando Fiorentini nel mantenere l’impegno di ridurre il consumo di energia elettrica.