Lo spopolamento dei borghi antichi, specialmente se nascosti in luoghi impervi o poco raggiungibili, è purtroppo una caratteristica dell’entroterra italiano, fenomeno che negli ultimi anni ha lasciato deserte piazze meravigliose e fatto chiudere attività storiche ma che ha anche dato vita a nuove forme di economia e turismo, con suggestive operazioni di rilancio dei territori basate sull’ospitalità diffusa e sul recupero delle tradizioni rurali.
Un caso emblematico è quello del businessman scozzese Cesidio Di Ciacca, nato in un villaggio di pescatori vicino a Edimburgo, Cockenzie, ma fortemente legato al nostro Paese per via delle sue origini ciociare. Non contento di comprare un’unica casa, Di Ciacca ha infatti deciso di acquistare un intero villaggio – ormai quasi disabitato – proprio con l’obiettivo di riportarlo alla vita.
Nato in una famiglia in cui tutti gli 8 figli avevano un nome inglese, quando la madre dovette scegliere il suo decise di infrangere la regola e di chiamarlo con quello del nonno. Una casualità che forse custodiva già allora il profondo legame tra l’avvocato scozzese e l’Italia, paese d’origine dei nonni, provenienti proprio da Ciacca, nel Comune di Picinisco (FR), all’interno del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Da questo borgo del 1500 Cesidio e Marietta partirono un secolo fa in cerca di fortuna alla volta della Scozia e proprio a Ciacca, per una carambola del destino, comincia questa storia.
L’infanzia dell’avvocato scozzese è infatti stata scandita da molte vacanze in Italia nella terra dei nonni. Estate dopo estate i nipoti venivano portati in Ciociaria alla scoperta delle origini della famiglia, uno alla volta per risparmiare sul viaggio, ma nonostante le modeste risorse economiche all’Italia non si rinunciava.
Una quindicina di anni fa, spinti dalla nostalgia e dal rispetto per le proprie origini, Cesidio e la moglie decidono così di comprare una casa nel centro storico di Ciacca, ritrovandosi in poco tempo a ristrutturare un’intera palazzina diroccata per trasformarla in un elegante albergo diffuso, premiato persino dal Touring Club Italia Stanze d’Italia.
Un primo passo che accende la miccia: perché non ridare vita all’intero paese? La zona tra l’altro sembrava perfetta per la produzione di vino e quindi c’erano tutti i presupposti per creare un’attività economica fiorente e in grado di alimentarsi e mantenersi da sola.
“Nostalgia”, “Sotto le Stelle” e “Matrimonio” sono i nomi dei tre vini che, recuperando antichi vitigni locali, oggi l’imprenditore scozzese e la moglie producono in questa zona e il paesino di Ciacca è stato, casa dopo casa, ristrutturazione dopo ristrutturazione, da loro comprato e riportato alla vita all’insegna dell’ospitalità diffusa. A dimostrazione del fatto che, quando lo spirito imprenditoriale incontra l’amore autentico per il territorio, tutto diventa possibile.