Nessuna medicina risolutiva per abbassare la febbre della Terra, ma almeno ora tutte le circa 200 nazioni al capezzale del Pianeta sono consapevoli della gravità della malattia. È questo il principale risultato della Cop26, che per due settimane ha trasformato Glasgow nell’ombelico del mondo. Una Conferenza Onu sul clima che, come le 25 edizioni che l’anno preceduta, è stata soprattutto un lungo braccio di ferro diplomatico, con un documento finale comprensibile nei dettagli solo alla ristretta cerchia degli addetti ai lavori.
Cop26: il patto di Glasgow delude, ma c’è la consapevolezza della malattia
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