La pianta del corbezzolo è un arbusto europeo simile al mirtillo, dal nome scientifico di Arbutus unedo. Una delle caratteristiche che rendono il corbezzolo una delle piante consigliate in giardino è quella di portare in autunno sia i fiori che i frutti, tutto nello stesso periodo. Una pianta molto colorata e dalla rapida crescita, che riesce a riempire gli spazi verdi dalla triplice colorazione rossa, verde e bianca. Per questo motivo, il corbezzolo è detto anche “albero italiano” dato che le foglie sono sempre verdi, i fiori sono bianchi e i frutti sono rossi.

Il frutto è una bacca carnosa con tubercoli semi rigidi di due, tre millimetri, con una polpa buona e gustosa; bacche ricche di vitamina C e vitamina E, con proprietà antiossidanti e astringenti. Questi maturano tra ottobre e dicembre e danno inizio alla nuova fioritura, un ciclo sempre vivo del corbezzolo che nasce e del corbezzolo che matura. Possono essere utilizzati per preparare ottime marmellate, succhi e molto altro ancora, oltre ad alcuni distillati. Le foglie hanno invece funzioni antinfiammatorie e antibatteriche per cure urogenitali, intestinali o dello stomaco. In cucina, le foglie del corbezzolo sono impiegate per aromatizzare i formaggi. I fiori del corbezzolo sono apprezzati dalle api, che ne producono uno dei mieli più ricercati: il miele di Corbezzolo.

Il nome corbezzolo deriva dal latino volgare corbitjus, l’unione del termine corba e del nome arbutus; il nome scientifico della specie unedo, invece ha significati poetici latini e romani: Plinio il Vecchio sosteneva che il frutto del corbezzolo doveva essere mangiato da solo e uno ogni tanto (unum = uno e edo = mangio).

Il corbezzolo cresce lentamente e per questo motivo non necessita di eccessive potature. È importante osservare bene dove si trova la pianta del corbezzolo per deciderne la potatura e mantenere la forma desiderata. Bisogna tagliare i rami che toccano a terra così da perfezionare la forma della pianta di corbezzoli. Mentre per il corbezzolo coltivato in vaso si deve potare da sotto, cosicché possa crescere in altezza, avendo meno spazio rispetto a quello coltivato in giardino. Il rovescio della medaglia però è che potando si riduce molto il numero dei frutti, che impiegano un anno a maturare.

Coltivazione del corbezzolo in giardino

L’origine della pianta del corbezzolo è mediterranea, un sempreverde, ma col tempo si sono avute delle piantagioni anche al Nord Europa con estensioni di altezze medie che variano dai 2 ai 7 metri. Si può coltivare sia in vaso che in giardino, l’importante è che si usi una pianta di corbezzolo già esistente e matura, in quanto è molto lunga la proliferazione dell’arbusto. Se cresciuto in un clima mite si possono avere esempi di piante secolari, in giardino si consiglia una posizione soleggiata, o in mezz’ombra. Il corbezzolo invece teme i venti invernali: va individuato un luogo non troppo esposto al freddo. Nel Nord Italia, dove il clima è piuttosto gelido, nei primi anni di impianto, è consigliabile proteggere la pianta con una protezione di tessuto o serra.

Anche l’irrigazione è molto importante, soprattutto nel primo anno di vita del corbezzolo, si dovrà innaffiare regolarmente, specie nei mesi più caldi. Per il corbezzolo in giardino sarà sufficiente anche la pioggia nelle stagioni piovose, in estate invece si dovrà provvedere ad irrigazioni manuali.

Coltivazione del corbezzolo in vaso

Per il trapianto in vasi si suggerisce un terreno ben drenato, con un PH acido. Alcuni rimedi erboristici suggeriscono un substrato per agrumi, solitamente a base acida, con uno strato argilloso sul fondo. Questo perché la pianta soffre i ristagni idrici, che possono provocare asfissia radicale e marciumi dei corbezzoli. La coltivazione del corbezzolo in vaso diminuisce la vasta crescita della pianta, ma allo stesso tempo si può ottenere una bella piantagione con rigogliosi germogli. I nutrimenti contenuti nel vaso sono destinati a finire, pertanto si deve integrare il terriccio con processi di concimazione e/o di fertilizzanti liquidi per agrumi. In alternativa è possibile utilizzare un concime a lenta cessione, specifico per agrumi. Il vaso consigliato per la coltivazione del corbezzolo deve avere una profondità di almeno 40 cm per garantire alla pianta un buon drenaggio.

Proprietà del corbezzolo

Esistono molte proprietà del corbezzolo date dalla presenza di diverse qualità e vitamine presenti nelle foglie, oltre al frutto e alle radici. Si citano alcune delle proprietà benefiche come la metilarbutina, arbutina, tannini e idrochinone: tutti antiossidanti e ottimi principi attivi per il campo estetico e curativo. Queste proprietà la rendono adatta come pianta da rimboscamento nelle zone difficoltose. Il fusto è ricoperto da una corteccia sottile, dal colore bruno che tende leggermente al rosso. Questa corteccia è ricca di tannini, che estratti, servono come coloranti nella concia delle pelli. Come citato prima il miele di corbezzolo è un prodotto tipico della Sardegna, perché questa regione offre un clima ideale per il corbezzolo. Si tratta di un miele molto ricercato dal sapore prelibato.

Controindicazioni del corbezzolo

La pianta di corbezzolo viene attaccata spesso da Afidi (simil pidocchi) o da funghi, come la Septoria undenonis, riconoscibile dal mutamento delle foglie da verde a giallo. Nel caso degli Afidi da corbezzolo si può intervenire con un insetticida di origine naturale. Per eliminare la Septoria ci sono dei trattamenti con un fungicida rameico biologico. Il corbezzolo è considerato un ottimo rimedio per la digestione o per la cura della diarrea, ma il suo uso è sconsigliato in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini. Dato l’alto contenuto di tannini, può dare irritazioni al tratto gastrointestinale, a tal proposito chi segue una terapia farmacologica dovrebbe prestare una particolare attenzione all’utilizzo di lavorazioni del corbezzolo perché c’è il rischio di interazione con altri medicinali.