È stata liquefatta, o forse dovremmo dire sciolta per “acquamazione”. Così la salma dell’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984, in meno di tre ore è diventata solo ossa. Di primo acchito potrebbe venire in mente un film di fantascienza o peggio una tecnica da lupara bianca. In realtà si tratta di un processo più ecologico rispetto alla cremazione, visto che il corpo non viene bruciato, anche se alla fine il risultato è simile.