Dalla Lombardia all’Alto Adige, i monti si trasformano in una galleria d’arte contemporanea all’aperto. Da ovest a est esplode la land art, per vivere le Alpi estive in modo originale, tra sculture, fotografie, street art e altre espressioni artistiche. Il viaggio inizia al Passo del Tonale, tra Lombardia e Trentino, all’ombra del Ghiacciaio Presena, dove sul piccolo lago alpino Valbiolo è nata una piattaforma che, in continuità con l’installazione “The invisible mountain” esposta dal professor Giovanni Betti dell’università di Berkeley insieme all’architetto Katharina Fleck alla Biennale di architettura di Venezia, impiega i teli che d’estate proteggono parte del ghiacciaio in un’opera artistica, grazie anche all’intervento del collettivo Art of Sool. Fino al 29 agosto, tutti possono provare l’emozione di camminare su questa piattaforma artistica e sulla passerella che la collega a riva, che in alcune date ospiterà gli eventi del Water Music Festival.
Entrando in Trentino e raggiungendo Fontanelle di Malosco, in Val di Non, si incontra il Bosco d’Anaunia con la mostra Racconti Sospesi di Christian Tasso. Un site specific project composto da una serie di opere fotografiche inedite installate dall’artista tra gli alberi, da ammirare passeggiando nel bosco trasformato in una naturale galleria d’arte. Racconti sospesi è l’invito ad una riflessione sulla necessità di preservare il legame con la natura e il territorio. Anche il Giardino delle Formiche di Le Buse, splendida terrazza panoramica sulle Dolomiti bellunesi che si trova a quota 2000 metri sopra Falcade, è stato impreziosito dalla creatività di diversi artisti locali ispirati dalla bellezza e dalle tradizioni del territorio. Lungo la facile passeggiata che porta alla scoperta della Formica Rufa è infatti nato il “Bosco degli Artisti”, una galleria a cielo aperto che valorizza il lavoro degli scultori e dei pittori della Val Biois in un contesto fortemente suggestivo.
Un’esposizione permanente e in continua evoluzione con vista sulle vette dolomitiche che circondano la valle. Cima Tofana (3.244 m), raggiungibile direttamente dal centro di Cortina grazie agli impianti Tofana – Freccia nel Cielo ospita invece la mostra fotografica “Per Aspera ad Astra” allestita all’interno della stazione della funivia. Un’esposizione dedicata alla nascita delle Guide Alpine di Cortina, che proprio quest’anno celebrano i 150 anni di una storia iniziata con la nomina di Francesco Lacedelli, “Checo da Meleres”: la guida che accompagnò il celebre alpinista austriaco Paul Grohmann alla scoperta delle Dolomiti e della Tofana di Mezzo il 20 agosto 1863.
Un’altra funivia, con partenza dal passo del Falzarego, porta ai 2732 metri d’altezza del Lagazuoi EXPO Dolomiti, dove ammirare la mostra fotografica dedicata alle “montagne rosa” tinte dall’Enrosadira al tramonto: le Dolomiti. Al ricco patrimonio di leggende e fiabe connesse alla storia delle Dolomiti si è ispirata la mostra Pupille, che riflette l’immaginario delle narrazioni fantastiche ambientate lungo l’arco dolomitico, legate al territorio di Cortina e alle zone limitrofe. Questa volta le opere scelte per la rassegna Sentieri dell’Arte sono state realizzate appositamente per essere collocate nei boschi del sentiero di Pian de ra Spines, con l’intento di creare un percorso onirico in grado di coinvolgere i sensi e di interagire con il visitatore, che potrà ritrovare la propria dimensione legata all’infanzia. Le installazioni, anche sonore, interpretano in forma visiva la parola narrata (o scritta), generando un percorso ispirato alla letteratura, che rinnova e attualizza il patrimonio letterario legato a questi luoghi.
Sul vicino sentiero di Gores de Federa restano invece esposte le opere d’arte realizzate nel 2020 nell’ambito del progetto artistico Arcipelago fossile. In Alto Adige, in luoghi incontaminati della Val Badia, si ammirano le opere, concepite appositamente per i siti prescelti, allestite durante le residenze artistiche della 5° edizione di SMACH- Constellation of art, culture & history in the Dolomites. Una manifestazione che vuole mettere in contatto, attraverso la disciplina artistica della Land Art, la bellezza dell’arte con quella della natura. Per immergersi appieno in questa visione di arte-green si può seguire un percorso escursionistico di trekking della durata di tre giorni, una vera e propria “esperienza” in cui respirare arte a pieni polmoni. Infine, in Val dl’Ert (in ladino Valle dell’Arte) si possono scoprire le opere dell’Art Park, una collezione permanente che si arricchisce, di volta in volta, delle acquisizioni di alcuni dei lavori più significativi che hanno partecipato alle edizioni precedenti di SMACH.