Il leggendario Lao Tzu, 2.500 anni fa, lasciò l’Oriente per l’Occidente per vivere da eremita nella natura più selvaggia e ritrovare se stesso. Sulle orme del fondatore del Taoismo, Xiaolei Xue quindici anni fa abbandona Shanghai e approda in una valle friulana quasi disabitata e lì affonda le sue nuove radici, tra i faggi, gli abeti e i larici delle Prealpi Carniche.
Una scelta radicale ma non solitaria, quella della manager cinese nel settore del commercio estero, stanca della metropoli e del cemento, del caos e del traffico impossibile. Assieme a lei Roberto Ferraro, marito italiano di pianura, rappresentante di una ditta import-export di legname, conosciuto nel 2003 in una grande fiera a Shanghai. Oggi la piccola comunità di Borgo Titol – la località prealpina dal comune di Tramonti di Sopra nell’ex provincia di Pordenone – si è infoltita: si sono aggiunti i due figli della coppia, ormai adolescenti, e i genitori di lei. Con approcci molto diversi: “mio figlio studia al liceo classico di Pordenone – racconta Xiaolei – e ogni giorno prende la corriera per raggiungere la città. Un’ora e mezza all’andata e un’ora e mezza al ritorno, un sacrificio, ma non vuole rinunciare a vivere nella sua valle”. I due ragazzi vivono in equilibrio, gli amici e la scuola in città e mille interessi nella valle, dalla corsa in montagna alle passeggiate a cavallo. I nonni faticano a staccarsi dalle abitudini cittadine: “Mia suocera lavorava come economa in una delle più importanti università di Shanghai – dice Roberto – e ora le manca la vita di prima. Ogni tanto lei e suo marito prendono la macchina e scendono in pianura a fare shopping e a respirare un po’ di smog”.
Roberto e Xiaolei vivono grazie ai proventi della loro azienda agricola e del crescente ecoturismo, molto lontano dal modello prevalente nelle metropoli asiatiche: bellezze naturali, relax, sapori genuini, aria frizzante, trekking, contro esperienze mordi e fuggi, paesaggi e architetture utili solo per un post sul social del momento, corse in pullman tra aeroporti, alberghi e ristoranti.
Borgo Titol e i suoi otto ettari di terreno fanno parte del vasto territorio del Parco naturale delle Dolomiti friulane, uno dei dieci siti dolomitici dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, ma “la svolta è arrivata grazie a una guida turistica tradotta in inglese e recensita nel 2014 da The Guardian, che classificava le pozze naturali del Meduna – a due passi dal nostro borgo – tra i dieci migliori siti di wild swimming in Italia”, spiega Roberto. Prima sono arrivati inglesi, tedeschi e olandesi e solo dopo gli italiani. La pandemia, poi, ha moltiplicato le presenze: “Da 10 persone al mese siamo arrivati, in due-tre anni, a 50-60 al giorno”, sostiene Roberto. Anche Comune e Pro loco hanno capito che si stava aprendo un’ottima opportunità e hanno cominciato a muovere le leve della promozione.
Xiaolei e la sua famiglia offrono un belvedere sulle ormai celebri pozze smeraldine del torrente Meduna e un facile sentiero per raggiungerle, un agriturismo con prodotti tipici, camere in affitto, una fattoria. I ruderi del borgo settecentesco sono rinati a nuova vita ed è cresciuta una piccola azienda agricola biologica: “Semplicemente, sono state certificate pratiche sostenibili già ampiamente utilizzate in tutta la valle”, spiega la coppia italo-cinese. I prati a pascolo sono mantenuti da pochi animali d’allevamento, tra i quali una sparuta mandria di vacche pezzate rosse e un gregge di pecore plezzane, una razza alpina di taglia medio-piccola, originaria dell’alta valle dell’Isonzo e allevata da secoli in Friuli, Carinzia e Slovenia. Immancabili i prodotti della tradizione: mele antiche, insaccati dop particolarissimi come la pitina, formaggi freschi e stagionati di montagna.
“La scelta di un turismo slow e di una vita quotidiana immersa nella natura e nel silenzio – chiosa Xiaolei – mi fa capire dove sono. Come insegna il Taoismo, solo in questo silenzio posso sperare di cambiare”. Il tempo trascorso in questo ambiente selvaggio le sta donando energia vitale, equilibrio, serenità. Tornare alla vita precedente non è più un’opzione plausibile.