Una rete internazionale che sappia valorizzare le competenze dei vari componenti per sviluppare infrastrutture innovative in tema di mobilità aerea urbana. Nasce con questo intento Urban Blue, un progetto di mobilità sostenibile che inizialmente vede come protagonisti Aeroporti di Roma, Aeroports de la Cote d’Azur, Aeroporto di Venezia e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, ma che al contempo è aperta a nuovi partner industriali, tecnologici e finanziari.
Dunque, un’unione di forze con l’obiettivo di trovare le soluzioni migliori per far decollare questo nuovo settore dell’economia. Così, è probabile che altri player al di fuori di Italia e Francia si uniranno all’iniziativa, che si occuperà di studiare, progettare, costruire e gestire le infrastrutture, i vertiporti, cioè le piattaforme che consentono il decollo verticale.
La società conterà sulla partnership industriale attivata nel 2020 con Volocopter, società tedesca che ha ideato il VoloCity, atteso all’operatività entro tre anni, con collegamenti in 20 minuti tra lo scalo di Fiumicino e il centro di Roma.
Il primo step del network consisterà nella realizzazione di studi di fattibilità tecnico-economici e masterplan, in coordinamento con tutti gli attori del nuovo ecosistema, propedeutici alla fase autorizzativa e alla successiva realizzazione e gestione dei vertiporti.
“Lo sviluppo dell’Urban Air Mobility rientra nella nostra strategia di forte accelerazione su innovazione e sostenibilità, e valorizza le nostre competenze di sviluppo e gestione infrastrutturale”, racconta Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma. “Stiamo lavorando in sinergia con tutti gli stakeholder di riferimento e i partner industriali per progettare le strutture a terra nell’ambito dell’ecosistema complessivo, puntando all’avvio operativo di questo servizio con una timeline sfidante ma possibile, per permettere a Roma di essere tra le prime città in Europa ad attivare questo genere di collegamenti, già nel 2024, prima dell’inizio del Giubileo”.