Di che colore è; che sapore ha, che rumore fa l’energia? Probabilmente ci vien da immaginarla calda, cocente, di colore rosso vivo. Bollente, assordante e anche poco riguardosa dell’ambiente.
Oppure la pensiamo inodore, incolore ma, sempre e comunque, preziosa.
Preziosa come il Pianeta in cui viviamo. Qui ci sono i luoghi – le terre – nelle quali abitiamo e ci sono i mari. Mari e oceani; preziosi? Assolutamente sì.
Mare & energia. Un connubio indissolubile fin dalla notte dei tempi; perché il mare, di per sé, è energia: l’energia delle onde, l’energia della vita, l’energia delle mille avventure, delle mille leggende che qualcuno ha scritto e che tutti abbiamo letto o ascoltato.
Mare ed energia; poi la vita: quella nostra e quella del Pianeta che – senza mare – non durerebbero ancora a lungo.
Tornando alle domande con cui abbiamo aperto, proviamo a rispondere per lo meno alla prima: di che colore è? Ebbene, l’energia può essere anche blu; blu come il mare.
È l’energia dei progetti lungimiranti, come quella di E.ON, uno dei principali operatori energetici europei impegnato in Italia nella vendita di luce, gas e soluzioni in linea col posizionamento strategico del Gruppo. Nel Belpaese E.ON si concentra su prodotti e servizi competitivi in grado di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori per un utilizzo più “smart” ed efficiente dell’energia, mettendo ciascun fruitore nelle reali condizioni di contribuire alla svolta “green” per salvaguardare l’ambiente.
Energia e mare. Energia e progetti: uno di questi si chiama Energy4Blue, iniziativa nata nel 2019 per sostenere la tutela e il ripristino degli habitat marini tramite attività di pulizia spiagge, protezione dei fondali, educazione all’ambiente, cura di specie animali protette…
“Cooperare è importante. Per questo E.ON è impegnata insieme ai propri partner, come IOC-UNESCO, per proteggere gli oceani, ridurre le emissioni e contribuire in modo significativo alla transizione ecologica di abitazioni, aziende e contesti urbani tramite l’abbattimento delle emissioni di CO2 e una maggiore indipendenza energetica”. Sono le parole di Frank Meyer CEO di E.ON Italia.
Dal 2020 E.ON affianca IOC-UNESCO nel Decennio delle Scienze del Mare per lo sviluppo Sostenibile e dall’anno scorso porta avanti Save The Wave per ripristinare e salvaguardare gli ecosistemi della Posidonia oceanica a Palermo e nelle Isole Tremiti sensibilizzando le comunità locali su quanto è importante la tutela del mare.
Mare che bisogna soprattutto imparare a conoscere. Per farlo non basta nuotarvi, non basta navigarlo, non basta ammirarlo. Anche per questo IOC-UNESCO ha ideato OCEAN & CLIMATE VILLAGE, la prima mostra itinerante su oceano e clima che ha fatto tappa a Napoli (Castel dell’Ovo) dal 6 al 12 marzo scorsi; come Main Partner dell’appuntamento napoletano: E.ON;
Oltre al mero spazio fisico, la mostra è stata come sempre una piattaforma di incontro per promuovere dibattiti sulla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi marini e affrontare tematiche relative all’economia blu, all’innovazione e il design.
In questo contesto E.ON ha avuto modo di raccontare al pubblico l’impegno dell’Azienda nella lotta al cambiamento climatico, ribadendo che solo con l’impegno di tutti, dal privato cittadino alle imprese, dalle grandi comunità alle piccole realtà, si potranno raggiungere gli obiettivi desiderati.
Nella tavola rotonda tenutasi a Castel dell’Ovo il 7 marzo, dedicata al rapporto tra le città e il mare, sono intervenuti biologi provenienti da atenei italiani e non solo per parlare dei vari progetti di tutela, di ocean literacy, di efficientamento energetico delle città, della riduzione dei consumi e delle emissioni, dell’efficientamento dei porti e delle imbarcazioni…
Napoli e il mare; le città e il mare. Poi l’uomo, poi l’energia.
E ancora il mare; sulla cresta dell’onda.