I piani di viaggio per il 2020 sono usciti sconvolti dalla pandemia da Sars-CoV-2, se non del tutto azzerati tranne rare eccezioni estive. Nel 2021 riprenderemo a viaggiare anche se oltre alla destinazione e al labirinto di regole e restrizioni in cui dovremo muoverci mano a mano che le campagne vaccinali riporteranno la situazione sanitaria sotto controllo restituendoci un po’ di libertà personale, la tipologia di viaggio diventerà più importante che mai. Per garantirci sicurezza, serenità e appunto possibilità di riprendere a vedere il mondo. Una nuova ricerca condotta da Booking.com, principale piattaforma di viaggi con 29 milioni di strutture totali, svela cinque tipi di viaggio che potrebbero disegnare gli equilibri del settore nell’anno appena cominciato. Per un’avventura (o perché no, proprio cinque) che risponda alle nostre nuove preferenze e necessità in fase di uscita dalla pandemia e anche alle nostre aspettative.
Si comincia con i viaggi in solitaria, che secondo la piattaforma vedranno molto probabilmente un forte aumento: la voglia di partire sarà tale da spingere anche i più scettici e incerti a scegliere un’avventura senza compagni di viaggio nel 2021, per cercare di stare ancora più al sicuro e limitare i rischi, a eccezione ovviamente dei conviventi. I dati di Booking.com prima della pandemia mostravano infatti che solo il 17% dei viaggiatori era interessato ad avventure in solitaria, contro l’attuale 30% pronto a organizzare un viaggio di questo tipo in futuro. Insomma, l’importante è partire. Fra l’altro, il 42% dei viaggiatori è certo di voler recuperare il tempo perso nel 2020. Il viaggio in solitaria sembra una delle scelte più pratiche e semplici.
Lo stop improvviso e inaspettato a gran parte dei movimenti ha reso la sola possibilità di spostarsi davvero un lusso: infatti il 61% delle persone ha dichiarato che non darà più scontata la libertà di muoversi in futuro. Una lezione quasi filosofica. La ricerca di Booking.com sottolinea quindi come l’intenzione a tornare a viaggiare sia molto forte ma solo il 13% stia effettivamente organizzando un soggiorno di lusso (per esempio in villa o hotel a 5 stelle), mentre la maggior parte degli intervistati (51%) sta pensando agli ultimi dettagli di un viaggio all’insegna del relax, considerato come il vero sfizio da concedersi nel 2021. Insomma, la priorità è la decompressione e se di lusso anche meglio.
Lo scorso anno, e ancora in questa fase, molti sono stati per lunghi periodi lontano da amici e famigliari, per ragioni di distanza geografica oltre che di sicurezza. Secondo il 61% degli intervistati, una buona parte dei viaggi futuri sarà dedicata proprio a riallacciare rapporti e relazioni che per troppo tempo sono rimaste mediate dai dispositivi digitali e si sono così impoverite, per ritrovare i propri affetti. Anche in questo caso, recuperando il tempo perduto. Infatti il 36% ha dichiarato che, durante questo periodo di allontanamento forzato, proprio parlare con amici e famigliari di possibili viaggi futuri è stato di grande ispirazione per partire di nuovo. E per confortarsi nei lunghi periodi di lockdown, totali o parziali.
Le fughe nel fine settimana, in un periodo di forti incertezze come quello che stiamo vivendo fra divieti che cambiano di frequente, rimarranno il sistema più gettonato. Obiettivo: evitare altre delusioni e scottature, oltre che perdite di denaro. Oltre metà degli intervistati (53%) è infatti decisa a prendersi nel 2021 più pause brevi rispetto al 2019 e un ulteriore 28% ha inoltre indicato il weekend come il momento giusto per un viaggio dopo l’allentamento delle restrizioni, per evadere dalla realtà anche solo per un paio di giorni. Anche solo nella regione limitrofa (ma, almeno per il momento, non prima dell’inizio di marzo).
Infine, se il desiderio di viaggiare non si è spento e anzi è più vivace che mai (basta farsi un giro sui social per ritrovare post e condivisioni di viaggi e vacanze passate) è anche vero che si pensa sempre meno a partire per mete all’estero (53%), perfino con l’allentarsi delle restrizioni. Bisognerà infatti capire con precisione le regole, i tamponi, i vaccini, gli eventuali “passaporti sanitari” di cui abbiamo parlato poco tempo fa, approfondendone ogni aspetto. Spostarsi nel proprio paese o territorio per riscoprire le sue tradizioni (soprattutto culinarie) è un trend in forte crescita, come lo è stato nei pochi mesi di (relativa e in parte ingannevole) pace estiva. Forchetta e coltello alla mano, il 36% dei viaggiatori è pronto a tuffarsi in esperienze gourmet a base di prodotti locali e il 38% si ripropone di investire in cene fuori il denaro risparmiato restando all’interno dei confini.