Ci si va a vela o con il windsurf, c’è chi fa acrobazie con lo sci nautico e chi ne approfitta per un giro in canoa. Con 128 chilometri quadrati di superficie, il lago Trasimeno è il più esteso dell’Italia centrale, e il quarto d’Italia. Poco importa quindi se in Umbra il mare non c’è, con laghi, fiumi, sorgenti, torrenti e magnifiche cascate, quest’oasi di quiete, verde e pacifica nasconde un vero tesoro d’acqua. E durante l’estate offre un riparo fresco, proprio come le località marine.

Il Trasimeno, con le sue correnti e le profondità non eccessive, è un paradiso per gli sportivi, che trovano l’ambiente ideale per fare kitesurf, wakeboard e windsurf, tra scenari immersi nella natura. Lungo il lago si trovano diverse scuole di vela, che noleggiano barchini e offrono corsi di vela più o meno professionali. Veleggiando si parte alla scoperta di tre isolette nascoste tra le acque del lago: la più grande è la Polvese, che custodisce una rocca medievale e offre ai bagnanti aree attrezzate per pic-nic e spiaggette dove fermarsi per la giornata. Sull’isola Maggiore si ammira il piccolo borgo pieno di fascino, con un museo molto caratteristico, quello del merletto. C’è anche l’isolotto Minore, ma si può solo circumnavigare perché è una residenza privata. Al tramonto poi, dopo la giornata di sole e bagni, il Trasimeno offre passeggiate piene di suggestione tra i borghi di Passignano e Castiglione: arroccati sulle colline circostanti, custodiscono meraviglie di arte, storia e tradizione.

Vale la pena spingersi anche sul lungolago orientale, dove visitare Magione, San Feliciano e Castel Ragone, paesini ricchi di storia, che incantano tra localini, piazze fiorite, chiese e castelli. Il Lago di Piediluco è un rifugio più piccolo e defilato, ma ricco comunque di attrazioni. Le acque calme, leggere e l’assenza di vento ne fanno la meta preferita dagli appassionati di canottaggio. Non solo: sulle sue rive sorge l’omonimo paesino, un caratteristico borgo medievale, dove il tempo sembra essersi fermato. Si possono visitare i resti della Rocca Albornoz, sulla sommità del monte che sovrasta il paese, con un bel panorama dall’alto.

La passeggiata belvedere sulle Marmore 

C’è anche il Lago di Corbara in Umbria. È un bacino artificiale, si, ma regala scenari incredibili sui dintorni. È qui che si ritrovano gli amanti della pesca sportiva: Corbara, infatti, è uno dei posti più gettonati per catturare le carpe. Ma sono in tanti a visitarlo per fare invece birdwatching, essendo parte dell’area protetta del Parco Fluviale del Tevere, ricca di aironi e uccelli rari. Per chi avesse tempo di approfondire la zona, il consiglio è spingersi lungo le sponde del lago, ci si può addentrare nelle Gole del Forello, nella Grotta Bella e nelle Grotte della Piana.

Non solo laghi però. L’anima acquatica dell’Umbria si esprime anche attraverso fiumi, torrenti e cascate. A partire dai corsi del Corno e del Nera, che regalano discese al cardiopalma per chi si lancia in avventurose discese di rafting, scendendo a tutta velocità tra le rapide. Per chi se la sente, la Forra della Villa in Valnerina offre invece la possibilità di mettersi alla prova con il torrentismo, scendendo tra le gole contro l’impeto delle acque.

Siamo tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e la Cascata delle Marmore, un luogo pieno di verde e di bellezze. Vicino al fiume Nera c’è il paese di Ferentillo: arrampicato com’è su un canyon sovrastato da due rocche, è una meta perfetta per l’arrampicata sportiva. Non dista molto l’Abbazia di San Pietro in Valle, che custodisce una chiesa che conserva le tracce di due stili differenti, il primo di età longobarda, il secondo romanico.

Quindi le famose Cascata delle Marmore. Una delle più famose d’Italia e tra le più alte in Europa. Si trova nella Valnerina, a poca distanza da Terni, inserita all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera. È formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera scendendo dal Lago di Piediluco. Uno scenario dalla bellezza primordiale, dallo spettacolo della Cascata «orribilmente bella», come la definiva Lord Byron, tappa imperdibile di un itinerario in zona.