Ci sono migliaia di motivi per visitare la Toscana: l’arte, anzitutto, e poi la storia, le bellezze della natura e il buon cibo che da quelle parti non è solo tradizione ma quasi una ragione di vita. Da oggi a tutto questo si aggiunge una segnalazione “doc” rivolta ai turisti di tutto il pianeta: la Toscana, infatti, è l’unica destinazione italiana inserita nella guida Best in Travel 2024 di Lonely Planet, praticamente la “bibbia” del viaggiatore.
Ogni anno la casa editrice di Tony Wheeler, che decise di fondarla dopo un lungo viaggio nel 1972 da Londra all’Australia lungo la “rotta degli hippy” con la moglie Maureen, riunisce i suoi inviati sul campo e chiede loro di indicare alcune mete imperdibili. Vengono così stilate cinque top ten: gli Stati, le città, le regioni, le “best value” e i viaggi sostenibili. La Toscana è risultata terza nella classifica per regioni, per lo slow life e per i recenti ritrovamenti a San Casciano. La scoperta delle 24 statue in bronzo di epoca etrusca e romana riaffiorate dal fango che è valsa alla cittadina in provincia di Siena anche l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia. Senza dimenticare che il 2024 è anche l’anno dell’anniversario di Cosimo I dei Medici che con la nomina a Magnus dux Etruriae legittimò proprio l’identità etrusca della Toscana.
Best in Travel, che torna in libreria con un’edizione speciale in occasione del suo cinquantesimo anniversario, verrà presentata questa mattina in contemporanea dagli Stati Uniti all’Oceania. Ma eccole le classifiche che mescolano mete esotiche a città d’arte, destinazioni affermate a zone colpevolmente dimenticate dal turismo di massa.
La Mongolia, con i suoi ampi spazi aperti, il fascino dei viaggi d’avventura e la sua particolare cultura culinaria e musicale, si classifica al primo posto tra i Paesi, davanti a India e Marocco. Tra le prime dieci spiccano posti straordinari che, purtroppo, sono destinati soltanto ai viaggiatori più arditi: l’Uzbekistan (settimo) o il Pakistan (ottavo). Decisamente più “accessibile” la Croazia (nona) mentre chiude la graduatoria una meravigliosa isola dei Caraibi come Santa Lucia.
Intriganti le scelte per le città, con Nairobi, capitale del Kenya, che si piazza in testa essendosi liberata dello spirito coloniale per accogliere i suoi ritmi unici, una serie straordinaria di ristoranti ispirati alla cucina locale e una costante rotazione di luoghi d’arte e cultura. Dietro Parigi e Montreal, Lonely Planet propone un gioiello come Mostar, in Bosnia-Erzegovina, con il suo ponte ottomano ricostruito dopo la guerra nell’ex Jugoslavia e alcune meraviglie poco conosciute come Izmir, in Turchia e Manaus in Brasile.
Il percorso ciclabile Trans Dinarica nei Balcani occidentali, un itinerario tra otto Paesi alla scoperta di siti Unesco, parchi nazionali e villaggi, conquista la prima posizione tra le regioni dove, come detto, la nostra Toscana si piazza sul podio. Molto interessanti alcune destinazioni in top ten, da Kangaroo Island nel sud dell’Australia alla maestosa contea di Donegal in Irlanda fino alla Costa Swahili in Tanzania e ai Paesi Baschi, un luogo di una bellezza selvaggia e un fascino intramontabile.
La Spagna, del resto, ha fatto passi da gigante per incentivare i viaggi fuori stagione, ampliare le energie rinnovabili, distribuire i visitatori durante tutto l’anno e portare il turismo in destinazioni finora trascurate. Per questo compare in cima alla classifica della sostenibilità dove è presente anche il Cammino Portoghese, un viaggio panoramico che invita i visitatori a rallentare i ritmi e a scoprire antiche città.
Il Midwest, una delle regioni più sottovalutate degli Stati Uniti, con le sue città frizzanti e gli incredibili scenari gastronomici, si aggiudica il primo posto nella categoria delle destinazioni convenienti (best value). Ma il rapporto qualità-prezzo premia anche la Polonia, il Nicaragua e persino un viaggio attraverso l’Europa con i treni notturni, qualcosa che ricorda ai boomer le indimenticabili vacanze estive in Interrail.
«Le nostre proposte per quest’anno mirano a ispirare e seguire l’istinto del viaggiatore — spiega Nitya Chambers, vice presidente di Lonely Planet — con rivisitazioni di destinazioni iconiche». Per Angelo Pittro, direttore Lonely Italia, «mai come in questo momento sentiamo forte il bisogno di promuovere e condividere i valori che fanno del viaggio un’attività fondamentale per ridurre le distanze tra popoli e culture. Celebrando i suoi primi 50 anni, Lonely Planet ribadisce i valori che hanno sempre caratterizzato la sua attività editoriale: il rispetto di tutte le diversità, delle comunità locali e della sostenibilità ambientale».