Dario e Oliver non hanno la patente e per ora di auto non vogliono sentir parlare: amano talmente tanto la bicicletta che hanno deciso di pedalare da Firenze sino a Cape Town. Un sogno, una sfida, un messaggio. Dario Franchi e Oliver Kaspar, diciannovenne e diciottenne toscani, il 10 ottobre alle 11 saliranno sul sellino delle loro bici e da piazzale Michelangelo, a Firenze, inizieranno a pedalare verso la Francia, poi la Spagna e infine il Marocco, da dove prenderà il via il loro lungo viaggio attraverso la dorsale ovest dell’Africa fino a Città del Capo, in Sudafrica.
Sperano di metterci dieci mesi “ma forse ci servirà un anno, dato che tra visti e imprevisti, strade non ottimali e condizioni geopolitiche dei Paesi che attraverseremo, le possibili difficoltà sono dietro l’angolo e non sappiamo esattamente quanto ci metteremo” spiega Franchi.
Il sogno, che covano fin dai tempi in cui erano compagni di banco a scuola, è diventato realtà da quattro mesi quando hanno capito che “tra crowdfunding che abbiamo lanciato e tanti consigli ricevuti da chi ha già fatto spedizioni del genere, potevamo farcela”.
Abituati alle imprese sportive – Dario viene dal ciclismo, mentre Oliver è appassionato di alpinismo e arrampicate – i due spiegano di “non avere paura, ma di essere affascinati dalla scoperta, dall’idea del viaggio con lentezza. Abbiamo scelto l’Africa perché è un continente inesplorato sulle due ruote”, oltre che uno dei territori che paga un conto altissimo della crisi climatica pur essendo responsabile di appena il 4% delle emissioni climalteranti.
La questione ambientale, cara ai due, fa infatti parte del messaggio che vogliono portare con la loro impresa. La sorella di Dario, Alice Franchi, è una delle attiviste più impegnate di Fridays For Future Italia e ha coinvolto anche il fratello nelle battaglie dell’onda verde contro l’inazione nel combattere l’emergenza climatica.
“Sono stato a Torino al Climate Social Camp e quando posso vado agli scioperi – spiega Dario -. Anche per questo il nostro viaggio vuole essere un messaggio di sostenibilità: dimostrare quanto si può fare con la bicicletta, un mezzo green, e far vedere come in un’avventura del genere possiamo provare a viaggiare a emissioni zero, se si esclude qualche traghetto o trasporto che per forza dovremo prendere. In generale, partiremo con la filosofia di portarci dietro il meno possibile, sempre attenti a non inquinare e auspicando nell’ospitalità della gente per riuscire a passare la notti, anche se comunque abbiamo una tenda con noi”, dice il diciannovenne.
Il viaggio low cost lo pagheranno con qualche risparmio e lavori estivi, sperando di riuscire a trovare sponsor anche durante il cammino: per questo, per tentare di dare visibilità alla loro iniziativa, racconteranno i dettagli dell’avventura su canali Instagram e YouTube. “La bici – dicono – è il nostro mezzo, quello che utilizziamo da sempre: rispecchia un’idea semplice ed essenziale di vita ed è perfetto per dare un messaggio nella direzione in cui vogliamo andare: quella di un Pianeta più sostenibile”.