Treni che deragliano, uccelli che cadono dal cielo, ponti che crollano e milioni di persone costrette a razionare acqua ed elettricità. Anche questi sono effetti indesiderati collegati alla crisi climatica. Lo scorso anno, di questi tempi, condizioni meteo estreme configuravano un inizio estate che tra caldo, temporali devastanti e incendi, dal Canada alla Germania, dall’Italia alla Cina, si è rivelata poi una delle peggiori stagioni sia per numero di vittime che per danni. Quella del 2022, tra siccità e ondate di caldo che stanno colpendo ovunque, purtroppo non sembra essere da meno, spesso con eventi che appaiono quasi apocalittici, forse a ricordarci l’importanza di agire velocemente contro il riscaldamento globale.

 

Se nei giorni scorsi dalla Polonia all’Estonia, dove si sono superati i trenta gradi, all’improvviso decine di treni si sono dovuti fermare o rallentare a causa del surriscaldamento degli impianti, a San Francisco si stima che l’ondata di caldo abbia perfino portato al deragliamento di un treno. Secondo una prima valutazione del Bay Area Rapid Transit (BART) il caldo estremo ha infatti portato a crepe e cunei tali da deformare alcuni binari e cinquanta persone sono state evacuate dal mezzo, fortunatamente senza feriti. Sotto il sole, la temperatura dei binari aveva raggiunto i 60 gradi.

Riscaldamento globale

Il caldo a giugno non è più anomalo e aumenta ogni anno

di Alice Possidente

Sempre negli States, in Minnesota, lo stesso problema si è verificato con l’asfalto che ha iniziato a deformarsi in condizioni di calore estremo. Dall’altra parte del globo, in Pakistan, a causa dello scioglimento improvviso di alcuni ghiacciai è stata rilasciata una enorme quantità di acqua che scendendo a valle ha invece spazzato via uno storico ponte nel Nord del Paese.

Proprio in Pakistan, come in India, entrambi territori colpiti sin da marzo da ondate di calore devastanti con diverse città che hanno superato i 50 gradi, all’improvviso gli uccelli sono caduti dal cielo. Si trattava per lo più di esemplari molto giovani che probabilmente non sono riusciti a reggere l’impatto dell’ondata. Lo stesso fenomeno è accaduto anche non lontano da noi, a Siviglia e Cordova in Spagna, a metà giugno: sul marciapiede i residenti si sono ritrovati centinaia di giovani rondoni senza vita.

Se in Italia le temperature estreme stanno contribuendo alla necessità di razionare acqua in ogni modo vista la drammatica siccità in corso, con alcune ordinanze dei sindaci che vietano persino il doppio risciacquo di capelli dal parrucchiere, in Giappone invece presto potrebbe essere vietato l’uso eccessivo di elettricità. Per ora il governo si è limitato a esortare i milioni di residenti di Tokyo e provincia a spegnere le luci e gli interruttori dell’alimentazione per almeno tre ore nel pomeriggio e a usare l’aria condizionata solo in caso di necessità. Il Sol Levante sta infatti vivendo una crisi climatica (e anche energetica) senza eguali: diverse città del Paese sono attraversate da un caldo intenso sopra i 40 gradi e di recente sono stati battuti 263 record mensili di temperature da quando esistono le rilevazioni. Oltretutto si teme che il peggio debba ancora venire.

Dall’Asia al Nord America, passando per unEuropa bollente, il caldo estremo sta dunque già sconvolgendo la vita sociale di milioni di persone. A rischio oggi sono soprattutto bambini e anziani, così come i raccolti su cui si basa l’intero sistema agroalimentare e per ogni situazione di rischio della salute pubblica inizia a palesarsi la necessità di nuovi provvedimenti: se in Puglia sono arrivati divieti per i lavori nei campi nelle ore più calde, a Bordeaux come in altre zone della Francia sono stati perfino vietati eventi e concerti all’aperto per evitare rischi.